La questione sembra non avere mai fine: la Corte d’Appello degli Stati Uniti è ritornata sui suoi passi, sentenziando che Samsung debba pagare 120 milioni di dollari a Apple per la violazione di tre brevetti, precisamente legati a “quick links”, “auto-correct” e “slide-to-unlock”.

Lo scorso Febbraio una commissione della Corte composta da soli tre membri aveva stabilito, a Washington, che l’azienda sud-coreana non avrebbe dovuto sborsare un dollaro: nessuna violazione dei brevetti in questione, dunque niente risarcimento.

Nella giornata di ieri però la Corte si è riunita al completo e ha ribaltato la precedente decisione, ripristinando di fatto ciò che aveva sentenziato la Corte Federale di San Jose, California, che aveva condannato Samsung a pagare 119,6 milioni di dollari; le battaglie legali con Apple, che durano ormai da anni, non sembrano avere in ogni caso fine: resta ancora la questione legata al design dei dispositivi, ancora nelle “mani” della Corte Suprema degli Stati Uniti.

Per quanto ancora Samsung e Apple andranno avanti a suon di denunce e risarcimenti? La fine del tunnel non si è ancora palesata.