Grazie alle sue tante sussidiarie e controllate, Xiaomi ha molteplici interessi anche in mercati di nicchia, che spesso non hanno nulla a che vedere con la tecnologia. Tra le tante aziende controllate dalla compagnia cinese c’è anche Black Shark, il cui 22% è controllato da Xiaomi attraverso Tianjin Venus Investment, costituita nel dicembre del 2013.

Attraverso questa nuova compagnia Xiaomi sarebbe intenzionata ad esplorare il mercato dei gaming phone, andando quindi a sfidare Razer Phone, presentato sul finire dello scorso anno. Non ci sono indicazioni sulle tempistiche e sulla scheda tecnica, ma a quanto pare sarà utilizzato un SoC di fascia altissima e un sistema di raffreddamento ti tipo aeronautico. Dovrebbe inoltre essere presente un DSP dedicato alla grafica, ma al momento non ci sono informazioni ufficiali.

Nel frattempo Xiaomi ha lanciato un sondaggio per capire se i propri utenti preferiscano MIUI, l’interfaccia personalizzata che da sempre accompagna i dispositivi Xiaomi oppure Android One, riportato in auge da Xiaomi Mi A1. Il risultato non sembra essere stato gradito a Xiaomi, che ha provveduto a rimuovere il sondaggio da Twitter, non prima che qualcuno riuscisse a catturare uno screenshot.

Il 57% per cento degli utenti sembra aver preferito Android One rispetto a MIUI ma i dati possono prestarsi a diverse interpretazioni. Molti utenti vedrebbero certamente di buon occhio un nuovo smartphone con Android One, uno Xiaomi Mi A2 o qualcosa di simile, altri vorrebbero un Android puro per avere più rapidamente gli aggiornamenti di Android.

Xiaomi infatti tende a non aggiornare con grande frequenza la base della propria MIUI, anche se nella maggior parte dei casi riesce a portare le stesse funzioni su ogni smartphone, sia che utilizzi Nougat o che sia ancora fermo a Lollipop. Questo però sembra non piacere agli utenti e il produttore cinese, in vista dell’espansione globale che quest’anno dovrebbe avere il suo momento topico, non può non tenere conto di queste impressioni.

Forse la cancellazione del sondaggio da Twitter non è stata la mossa più saggia da parte di Xiaomi, o forse ha capito la lezione e ha già deciso di correre ai ripari. Voi cosa ne pensate?