Quando è stato annunciato lo Xiaomi Mi Pad 2, l’elemento che ha fatto più scalpore è stata l’adozione del processore Intel Atom X5-Z8500. Con una collaborazione inedita tra la società cinese e il colosso californiano, il nuovo tablet della linea Mi Pad ha visto la luce e si distingue dagli altri tablet sul mercato per vari aspetti, primo fra tutti la classica cura di Xiaomi ai dettagli più fini. Non è, però, esente da difetti: lo Xiaomi Mi Pad 2 è un buon tablet, ma ci sono molti punti migliorabili.

Video recensione di Xiaomi Mi Pad 2

Hardware

Come già detto, lo Xiaomi Mi Pad 2 si basa sul processore Intel Atom X5-Z8500, un quad-core operante ad una frequenza massima di 2.2GHz. Come vedremo è proprio questo processore a costituire al contempo uno dei più grandi pregi e dei più grandi difetti di questo dispositivo. A contorno troviamo solo 2GB di memoria RAM e appena 16GB di memoria interna non espandibile (oppure 64GB, a seconda della versione). Proprio la non-espandibilità rende però di fatto superflua la versione da 16GB, che appare troppo limitata per soddisfare realmente le esigenze di una parte consistente degli utenti: con pochi giochi e contenuti multimediali si arriva a saturare la memoria.

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Il WiFi 802.11b/g/n/ac e il Bluetooth 4.1, insieme a fotocamere da 5 megapixel sul retro e da 5 megapixel sul fronte e alla batteria da 6190mAh, completano le specifiche. Da notare che lo Xiaomi Mi Pad 2 utilizza una porta USB Type-C, contrariamente alla precedente versione e alla stragrande maggioranza dei dispositivi prodotti dall’azienda cinese.

Sopra allo schermo, nella parte destra, è presente un LED di notifica multicolore.

Ergonomia, Design & Materiali

Per i meno avvezzi alla tecnologia lo Xiaomi Mi Pad 2 può apparire come un iPad Mini, poiché le somiglianze tra i due dispositivi sono veramente tante – a partire dal fattore di forma dello schermo (che ovviamente non è esclusiva Apple, ma è sempre stato suo cavallo di battaglia) per arrivare al corpo in alluminio unibody e al posizionamento dei vari elementi come la fotocamera posteriore.

L’uso dell’alluminio conferisce al Mi Pad 2 quella sensazione di prodotto “premium” che effettivamente gli spetta: la lavorazione è impeccabile e le linee morbide e curate parlano proprio di un prodotto di rilievo venduto ad un prezzo concorrenziale. Difficile capire la motivazione che ha spinto Xiaomi ad inserire i tre tasti fisici a sfioramento (menù/recenti, home, indietro) anziché optare per i più comodi e adattabili tasti software.

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Il peso è di 328g, in linea con altri tablet di queste dimensioni e sufficientemente contenuto perché sia facile maneggiare il dispositivo con una mano sola senza difficoltà – al di là degli ovvi limiti dettati dal fatto che non si riesce ad interagire con i contenuti per via delle dimensioni, pari a 20.04 x 13.26 x 0.695 cm.

Display, Audio & Multimedia

Xiaomi Mi Pad 2 utilizza un pannello IPS da 7.9 pollici prodotto da Sharp con risoluzione 2048×1536, quindi con fattore di forma 4:3 e densità pari a 326PPI. La qualità del pannello è molto buona: i colori sono vibranti pur rimanendo realistici, ma i neri sono poco profondi e i bianchi tendono al grigio. Nel complesso però c’è una qualità generale molto elevata e ben superiore rispetto alla media.

Gli angoli di visuale sono più che buoni e così anche la luminosità, sia all’estremo massimo che all’estremo minimo. L’unico vero difetto da segnalare è il fatto che il vetro si sporca molto facilmente e trattiene le impronte.

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L’audio purtroppo non è all’altezza del resto del tablet; manca di chiarezza e soffre di pesanti distorsioni ai volumi più alti, con un peggioramento della qualità davvero notevole. Su questo fronte lo Xiaomi Mi Pad 2 è deludente.

Fotocamera

Inaspettatamente, lo Xiaomi Mi Pad 2 sfoggia una fotocamera di buona qualità per essere un tablet: gli scatti effettuati dal sensore posteriore da 8 megapixel sono di qualità accettabile in senso assoluto, e questo è un risultato ottimo dato che stiamo parlando di un tablet – un dispositivo non pensato per scattare fotografie, ma tuttalpiù per catturare qualche scatto in mancanza d’altra strumentazione più adeguata allo scopo. Non potrete sostituire lo smartphone o una fotocamera, ma con lo Xiaomi Mi Pad 2 si riescono a fare fotografie decenti.

Batteria & Autonomia

Purtroppo l’Atom X5-Z8500 è un processore decisamente affamato di energia: avevamo avuto già modo di constatarlo con la recensione del Teclast X98 Pro, e purtroppo si rinnova anche in questo caso il dato negativo. Con lo Xiaomi Mi Pad 2 non sono mai riuscito ad andare oltre le 2:30h di schermo acceso, un dato decisamente insufficiente e insoddisfacente. Il problema principale sta nell’energia assorbita dalla GPU, che è il vero problema: basta che il sistema la attivi – durante l’uso dei giochi, ad esempio – perché la carica della batteria si riduca sensibilmente in poco tempo.

Parte del problema potrebbe derivare dalla versione del software installata, ma tenderei ad escludere questa ipotesi; non sono presenti neppure applicazioni che consumino energia in modo significativo, dunque il problema sembra da ricondurre proprio al processore e alla gestione energetica da parte del sistema operativo – come già evidenziato anche con Windows 10.

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Software

Inizialmente era installata sul dispositivo una versione della MIUI piena di applicazioni indesiderate (es. Clean Master) e senza la possibilità di effettuare un aggiornamento. La versione che ho quindi installato è l’ultima disponibile nel ramo “Stable”, ovvero la MIUI 7.3.1.0. Per installarla è sufficiente scaricare il file a questo indirizzo, rinominarlo “update.zip” e posizionarlo nella cartella principale del tablet; a questo punto lo si deve avviare in modalità recovery e procedere all’installazione. Da notare che non è presente l’italiano, ma solo l’inglese (in alternativa al cinese), e che non è preinstallata la suite di applicazioni di Google.

Come sempre troviamo tutti i pregi e i difetti della MIUI: assenza di drawer, estrema somiglianza in molti aspetti ad iOS (ma anche molte differenze!), gestione delle notifiche non semplicissima (perché non le si può espandere con un dito come avviene come in tutte le altre varie versioni di Android?), limitazioni nelle applicazioni di default (ad esempio non viene chiesto di volta in volta quale browser utilizzare, ma bisogna selezionarne uno che viene sempre aperto) e parziali incompatibilità con le applicazioni Google (non è possibile fare acquisti in-app perché si viene rimandati all’App Store di Xiaomi).

L’esperienza utente è positiva e completa, ma è cucita su misura per l’utenza cinese e si sentono molto le mancanze per noi occidentali. Il software comunque è veloce e fluido in qualunque condizione, grazie anche alla potenza espressa dal processore, e il Mi Pad 2 non sembra temere alcun tipo di gioco.

Browser Web

Nessuna difficoltà nella navigazione indipendentemente dal sito: la velocità e la fluidità sono sempre ai massimi livelli, tanto che non sembra di avere per le mani un dispositivo che costa meno di 200€.

Gaming

Problemi con la batteria a parte, lo Xiaomi Mi Pad 2 è uno dei tablet migliori dal punto di vista delle prestazioni videoludiche: qualunque gioco viene gestito al meglio senza alcuna difficoltà, con una fluidità e una velocità di esecuzione davvero degni di nota.

In conclusione

Lo Xiaomi Mi Pad 2 è un prodotto ottimo sotto quasi tutti i punti di vista. Offre prestazioni di alto livello, ma perde molto in alcuni aspetti chiave come l’autonomia. Rispetto alla concorrenza diretta allo stesso livello di prezzo appare spesso un gradino più in alto, ma bisogna considerare i limiti che ha anche in termini di software che può non piacere a tutti e di supporto ufficiale praticamente inesistente in Europa. Non è decisamente un tablet per tutti.

Lo Xiaomi Mi Pad 2 oggetto di questa prova ci è stato inviato da BangGood.com, che lo vende a 182€ circa.

Pagella

8
Display
7.3
Ergonomia
7.8
Hardware
7
Software
5
Batteria
6.5
Fotocamera
7.5
Qualità/prezzo
8
Materiali
6.2
Audio
7
Esperienza Utente
7