Recensione UMIDIGI A5 Pro – Nonostante la fascia medio-bassa del mercato sia più affollata che mai, i produttori trovano posto per nuove proposte, che stanno lentamente alzando il livello medio dei prodotti, grazie a fotocamere migliori, look curati e software aggiornati.

È il caso di UMIDIGI A5 Pro, uno smartphone che potrebbe tranquillamente passare inosservato ma che trova il modo di distinguersi, grazie ad alcune scelte tecniche e stilistiche che lo rendono particolarmente appetibile a quella fascia di utenti che non possono o non vogliono spendere troppo per uno smartphone, senza però troppe rinunce.

Design & Ergonomia

Abbiamo provato la colorazione Breathing Crystal, la più intrigante delle due (l’altra è una classica e anonima colorazione nera). UMIDIGI ha fatto un ottimo lavoro con i giochi di luce, creando una cover posteriore che cambia continuamente colore, creando dei giochi davvero bellissimi.

Vista dall’alto, e con una determinata angolazione, la cover sembra bianca ma basta muoverla per notare subito le sfumature di colore che vanno dal viola all’azzurro, con dei riflessi davvero ben realizzati. La superficie trattiene vistosamente le ditate e una soluzione può essere l’uso della cover in gomma presente nella confezione di vendita. Peccato però che si vadano a perdere i giochi di luce, per cui vi conviene lasciarla dov’è e abituarvi a qualche ditata, che si pulisce rapidamente anche sulla maglietta.

Nonostante il peso non troppo contenuto, 203 grammi, UMIDIGI A5 Pro si tiene bene in mano, grazie anche a dimensioni non particolarmente esagerate (156 x 75,9 x 8,2 millimetri) considerata la presenza di uno schermo LTPS da 6,3 pollici, con risoluzione FullHD+. Discrete le cornici, anche quella inferiore, considerata soprattutto la fascia di prezzo. Nella parte superiore dello schermo spicca un notch a goccia, che contiene la fotocamera frontale.

Subito sopra è visibile la piccola griglia sotto a cui è collocata la capsula auricolare. Peccato solo per l’assenza di un LED di notifica, che sarebbe stato davvero comodo. Sa segnalare la presenza, nella parte inferiore, di una presa da 3,5 millimetri per le cuffie, accanto al connettore per la ricarica. Purtroppo UMIDIGI ha ripiegato su un microUSB, una scelta che nel 2019 appare sempre più anacronistica.

Particolare anche la scelta stilistica legata alla fotocamera posteriore, con due elementi posizionati in un blocco e il terzo sensore separato, con il Flash LED a chiudere il gruppo. Proprio a fianco del flash troviamo il lettore di impronte digitali, che spicca per la sua colorazione celeste, ben visibile anche quando la cover posteriore appare bianca.

Funzionalità

Anche UMIDIGI A5 Pro offre la possibilità di controllare lo smartphone con le gesture, anche se la soluzione prescelta non è delle migliori, con gli swipe tutti da eseguire nella parte bassa del display e tutti verso l’alto: al centro per tornare alla Home, a sinistra per tornare indietro e a destra per il multitasking. È possibile invertire queste ultime due, o attivare la più tradizionale barra di navigazione.

È presente lo sblocco con il volto, che si attiva premendo il tasto di accensione/sblocco. Manca quindi l’accensione automatica del display sollevando lo smartphone, così come la possibilità di spegnerlo con un doppio tocco. Dettagli comunque di poco conto. Per il resto troviamo Android 9 Pie in versione stock, con le app Google e nessuna applicazione personalizzata.

Prestazioni

Il chipset MediaTek Helio P23, con CPU octa core a 2 GHZ e GPU MAli-G71 MP2, svolge bene il suo lavoro, facendo muovere in maniera sufficientemente fluida l’interfaccia. È percepibile un certo ritardo nell’apertura delle applicazioni, anche quelle che dovrebbero essere ancora in memoria, ma nulla con il quale non si possa convivere. i 4 GB di RAM, affiancati da 32 GB di memoria interna, sono sufficienti per garantire un’esperienza d’uso tutto sommato godibile. Da segnalare che il carrello per le SIM alloggia anche uno slot microSD separato, quindi è possibile utilizzare contemporaneamente due SIM e una scheda di memoria aggiuntiva.

Non pensate di installare giochi particolarmente complessi o gravosi per la CPU, ma qualche casual game non sfigurerà di certo. Buona la luminosità dello schermo, con ottimi angoli di visuale, molto preciso il lettore di impronte, anche con tocchi molto rapidi, ma lo schermo si sblocca con un leggero ritardo.

Buono il volume dello speaker, collocato nella parte inferiore del frame, anche se i bassi sono totalmente assenti e gli alti un po’ troppo sparati. Da segnalare la presenza del Wi-Fi a 5 GHz e il supporto alla banda 20 delle reti LTE. Buono il ricevitore GPS/GLONASS, che non ci ha mai dato problemi rivelandosi sufficientemente rapido nel rilevare la posizione.

Fotocamera

UMIDIGI A5 Pro può dunque contare su una tripla fotocamera posteriore, con sensore principale Sony IMX398 (in alcuni casi può essere presente un Samsung S5K2P7) con apertura focale f/1.8 e sistema a sei lenti, sensore secondario ultra grandangolare (120 gradi) da 8 megapixel e un terzo sensore da 5 megapixel per il calcolo della profondità di campo. Nella parte frontale troviamo un sensore da 5 megapixel, con apertura f/2.0 con funzioni di riconoscimento (non sicuro) del volto.

Le foto si sono rivelate piacevolmente sorprendenti con molta luce, con colori bilanciati e realistici. Ben visibile anche l’effetto grandangolare, che permette di catturare panorami molto ampi o gruppi di persone numerose. In scarse condizioni di luce le cose ovviamente cambiano radicalmente, ma è un problema comunque in questa fascia di prezzo, da cui è difficile chiedere e pretendere di più.

Poco efficace lo zoom digitale che tende subito a sgranare le foto, mentre l’effetto bokeh va sicuramente migliorato. Capita infatti che un soggetto sullo sfondo non venga sfocato correttamente, situazione ben visibile nella foto sottostante, con la scatola sullo sfondo che sembra in primo piano.

Vedremo se UMIDIGI migliorerà questa cosa con un prossimo aggiornamento. Nella media anche la fotocamera frontale, selfie discreti di giorno, sostanzialmente inutilizzabili di sera. Ma anche questo è nella media della fascia.

Batteria & Autonomia

Con i suoi 4.150 mAh la batteria di UMIDIGI A5 Pro è uno dei punti di forza di uno smartphone sostanzialmente equilibrato. Non è difficile raggiungere i due giorni di utilizzo, e anche utilizzandolo intensamente per guardare film e giocare è stato difficile scaricare la batteria, che ci ha sempre permesso di raggiungere la sera, con una media di almeno 6-7 ore di schermo acceso.

La ricarica avviene a 10 watt, quindi servono circa due ore per la ricarica completa.

In conclusione

UMIDIGI A5 Pro è un buon terminale, soprattutto in virtù di un prezzo che lo rende molto appetibile come muletto o come smartphone per chi non ha particolari pretese. Potete acquistare UMIDIGI A5 Pro su Amazon a 119,00 euro.