Recensione Meizu M5 Note – Il nuovo modello della serie M di casa Meizu non porta con sé grande innovazione, ma dei piccoli miglioramenti. L’hardware è rimasto pressoché invariato da quello di M3 Note, ma saranno state risolte le criticità che presentava il modello precedente? Scopriamolo nella nostra recensione di Meizu M5 Note.

Video Recensione di Meizu M5 Note

Hardware & Connettività

Meizu M5 Note condivide col predecessore il SoC Mediatek Helio P10, octa-core con quattro Cortex A53 a 1,8 GHz e altri quattro Cortex A53 a 1 GHz, accompagnato dalla GPU Mali T860MP2. La RAM aumenta a 3 GB per le versioni da 16 e 32 GB di memoria interna, mentre ci sono 4 GB di RAM in quella da 64 GB. In tutte le varianti la memoria è comunque espandibile tramite microSD.

Parte Telefonica & Antenne

La connettività non ha fatto passi avanti, con WiFi 802.11 a/b/g/n Dual Band, WiFi Hotspot e Tethering e ancora Bluetooth 4.0 e manca ancora NFC. La ricezione, che su M3 Note soffriva di frequenti disconnessioni in 3G, è stata leggermente migliorata; ancora però non è perfetta e, specialmente quando si è in movimento, capitano momenti in cui non si riescono ad usare i dati. Inoltre nonostante sia presente la banda 20 del 4G, nel mio utilizzo con Wind lo smartphone non si è mai connesso alla rete 4G.

In quanto a geolocalizzazione sono presenti le tecnologie A-GPS e Glonass, la navigazione è buona ma ogni tanto il fix della posizione viene perso momentaneamente. La qualità in chiamata è buona dalla capsula audio e in vivavoce.

Design, Ergonomia & Materiali

Il punto di maggiore stacco in questa recensione di Meizu M5 Note è nel design, che adotta quest’anno un corpo monoscocca in alluminio estremamente curato nei dettagli, come testimoniano le fresature lungo tutti i bordi. A livello di dimensioni parliamo di 153,6 x 75,8 x 8,2 mm, ma i bordi deciso gli donano comunque un buon grip.

Il peso di 175 grammi invece non è proprio comodissimo nell’uso continuativo.

La disposizione degli elementi vede i pulsanti sulla destra, il microfono secondario in alto e il carrellino delle SIM a sinistra. Il jack da 3,5 mm si sposta invece sul fondo, assieme al microfono principale, allo speaker di sistema e al connettore, che purtroppo è ancora di tipo MicroUSB. Sarebbe stato sicuramente meglio adottare lo standard Type C.

Il fronte è invece protetto da un vetro smussato 2.5D, con in alto la fotocamera frontale, la capsula audio, i sensori di luminosità e prossimità e un LED di notifica bianco. In basso invece trova posto il tasto fisico che funge da lettore di impronte digitali: abbastanza veloce e preciso.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Meizu M5 Note è un pannello IPS da 5,5 pollici con risoluzione 1920 x 1080 pixel (FullHD), per una densità di circa 403 ppi. Buona la luminosità, ma i colori sono un po’ spenti e soprattutto i neri molto poco profondi. Gli angoli di visuale soffrono inoltre un po’ a inclinazioni elevate, dove i colori vanno a schiarirsi un po’.

L’altoparlante mono sul fondo non garantisce un’esperienza audio di grande livello. Il volume è un po’ sottotono, ma soprattutto l’audio risulta parecchio chiuso e piatto.

Fotocamera

Meizu M5 Note vede le stesse fotocamere di M3 Note: 13 megapixel f/2.2 con messa a fuoco PDAF e doppio flash LED a due tonalità sul retro e 5 megapixel f/2.0 sul fronte. La registrazione video arriva fino a 1080p a 30 fps con entrambe le fotocamere. A livello software Flyme 5 propone filtri in tempo reale e varie modalità di scatto, tra cui addirittura la possibilità di creare nativamente delle GIF.

L’esperienza utente non è però delle migliori, dato che per accedere all’HDR e ai video sono necessari due tap.

La qualità degli scatti non ha praticamente avuto miglioramenti. I dettagli non sono elevati, le luci forti vengono spesso bruciate e l’HDR fa virare troppo i colori. Con luce non ottimale poi il rumore video diventa preponderante e i dettagli si riducono vistosamente.

Anche i selfie sono al più nella media, mentre il comparto video oltre alle problematiche viste nelle foto aggiunge poca stabilizzazione e la mancanza della messa a fuoco continua, che rende il processo di messa a fuoco troppo lento.

Batteria & Autonomia

Un punto che non mi sarei aspettato nella recensione di Meizu M5 Note è l’autonomia. Nonostante i 4000 mAh i risultati che ho ottenuto non sono stati soddisfacenti: con uso medio-intenso non sono mai riuscito a arrivare dopo cena con più di 3 ore di display attivo, un risultato molto distante da quello che riusciva a fare il predecessore.

Software

Meizu M5 Note ha attualmente ancora la Flyme 5, totalmente identica a quella vista su M3 Note se non per il fatto che qui è basata su Android 6.0 Marshmallow. Il sistema è totalmente tradotto in italiano e a breve dovrebbe anche arrivare l’aggiornamento a Flyme 6, attualmente in beta.

Come di consueto è assente il drawer delle applicazioni, ma nel launcher di sistema ci sono degli accorgimenti per migliorarne l’usabilità. Con uno swipe verso l’alto si accede a un assistente di ricerca, mentre con uno swipe verso il basso si apre il pannello delle notifiche da qualsiasi punto della home. Per tornare indietro è sufficiente un tap sul tasto centrale, che se premuto invece porta alla home, mentre per accedere alle app recenti basta fare uno swipe verso l’alto partendo dal fondo dello smartphone.

Il menu delle impostazioni è ben strutturato e graficamente piacevole. Al suo interno troviamo la Modalità DND (Do Not Disturb) attivabile a giorni e ore programmati e configurabile con una whitelist di contatti selezionati, oppure ancora la Easy Mode con cui rendere basilare l’interfaccia d’uso, per i più anziani. In accessibilità ci sono invece le classiche gesture a schermo spento, la programmazione degli orari di accensione e spegnimento e SmartTouch, un piccolo cerchietto semitrasparente con cui controllare lo smartphone ad una mano sola, molto utile una volta che ci si fa l’abitudine.

La suite di app preinstallate è molto completa, ma senza alcun bloatware non necessario. Ci sono utilities interessanti come il file manager o il registratore vocale e anche l’app Toolbox, una specie di raccoglitore di attrezzi come il righello, lo specchio e la bussola. Molto importante l’app Sicurezza, da cui si può pulire la memoria dai file temporanei e si deve dare il permesso di autostart alle app di messaggistica per non perderne le notifiche, cosa comunque già attiva di default acquistando un M5 Note internazionale.

Prestazioni

Meizu M5 Note non ha vistosi problemi di fluidità, ma ogni tanto quando messo sotto stress capita di dover aspettare dei piccoli caricamenti. Sulla navigazione web in siti pesanti poi l’esperienza è nel complesso buona, ma si notano alcuni ricaricamenti degli elementi negli scroll veloci e dei rallentamenti negli zoom. Giocando a Real Racing 3 invece il framerate è costante, ma non elevatissimo, traducendosi in un’esperienza di gioco non delle migliori.

Quando messo sotto stress il dispositivo tende a scaldare un po’ nella zona della fotocamera, anche se non diventa mai troppo caldo da diventare particolarmente fastidioso. Di seguito potete visionare i risultati ottenuti nei classici benchmark.

Conclusioni

Per concludere questa recensione di Meizu M5 Note questo è uno smartphone che rispetto ad M3 Note (recensione) non riesce a distinguersi particolarmente, se non per piccoli miglioramenti. Il punto di stacco maggiore sta infatti nel design, più curato, ma non risolve le criticità riguardo ricezione e fotocamera, andando al contempo ad avere un’autonomia inferiore.

Al momento attuale risulta difficile dunque consigliare Meizu M5 Note, vista la fascia di prezzo molto agguerrita in cui si colloca. I prezzi sono di 229,99€ per la versione da 16 GB e di 249,99€ per la versione da 32 GB nelle grandi catene di elettronica.

Pagella

8.2
Display
8.2
Ergonomia
7.5
Hardware
8.5
Software
7.3
Batteria
6.5
Fotocamera
7.8
Qualità/prezzo
8.7
Materiali
7.0
Audio
7.5
Esperienza Utente
7.7