Garmin ha da poco commercializzato il suo nuovo fitness tracker, annunciato a fine ottobre e disponibile da circa un mese anche nel nostro paese. Andiamo allora a vedere come si comporta  Garmin Vivosmart HR sia nella parte di fitness tracker sia nella parte di gestione delle notifiche.

Caratteristiche e Design

Garmin Vivosmart HR è la naturale evoluzione di Garmin Vivosmart, presentato lo scorso anno e caratterizzato a un design estremamente compatto unito ad una ottima autonomia. Il nuovo fitness tracker, come si può facilmente intuire dalla sigla, introduce il sensore di battito cardiaco, oltre ad alcune altre funzionalità come il conteggio dei piani saliti ( e ovviamente scesi).

Il nuovo modello Garmin si presenta sensibilmente più ingombrante del predecessore, a causa della presenza del sensore di battito cardiaco e di un display più definito e dalle dimensioni maggiori. È infatti possibile visualizzare tre righe sul piccolo display che misura 25,3 mm x 10,7 mm ed ha una risoluzione di 160 x 68 pixel.

Il display è un OLED touchscreen retroilluminato perfettamente visibile anche sotto il sole grazie alla modalità negativa utilizzata. La risposta del touchscreen è immediata in ogni situazione, con qualche leggero impuntamento solo se lo schermo è bagnato. La batteria integrata garantisce una autonomia di cinque giorni, un risultato senza dubbio elevato vista la presenza del sensore di battito cardiaco che si attiva molto spesso.

Garmin Vivosmart HR è certificato fino a 5 atmosfere quindi, immersioni a parte, potrete utilizzarlo in piscina o sotto la doccia, senza paura di danneggiarlo. Grazie all’altimetro barometrico il fitness tracker è in grado di misurare i piani saliti e scesi, anche se in questo caso il software si dimostra abbastanza impreciso. Tra le funzioni offerte troviamo ovviamente il conteggio dei passi con obiettivo automatico, il monitoraggio del sonno, la barra di movimento per stimolare i più sedentari, vibrazione e ovviamente le Smart Notifications.

Esteticamente Vivosmart HR non offre particolari innovazioni ma il design leggermente curvo della parte inferiore gli permette di adattarsi bene al polso, offrendo ottimo appoggio al rilevatore di battito cardiaco. Il cinturino è simile a quello utilizzato nei comuni orologi e garantisce che il tracker rimanga sempre al suo posto. La fibbia che blocca il cinturino è dotata di un “tappo” che va ad inserirsi in uno dei fori, evitando quindi che si muova e lasci svolazzante la parte eccedente di cinturino.

I controlli avvengono tutti tramite lo schermo touch ed è presente un solo pulsante che permette di passare dalla modalità tracker a quella di impostazione dei vari parametri. Il cinturino è realizzato in gomma morbida di buona qualità ma indossandolo per alcuni giorni consecutivi può capitare di trovare arrossamenti e lievi abrasioni cutanee.

Software

Per comunicare con lo smartphone è necessario scaricare Garmin Connect, che offre la possibilità di visualizzare una ampia gamma di dati ed informazioni. Creando un account potrete sincronizzare i dati sul cloud ed utilizzarli anche su altri smartphone. Purtroppo in assenza di rete risulta spesso difficoltoso visualizzare i dati e praticamente impossibile sincronizzare il fitness tracker.

Le informazioni offerte da Garmin Connect sono molto dettagliate e permettono anche ai più esigenti di avere una situazione globale dei dati rilevati. Potremo quindi sapere quanti passi abbiamo percorso in un determinato giorno, in una settimana, in un mese o nell’intero anno. Anche il rilevamento del sonno perette di visualizzare informazioni simili, mentre il tracciato del battito cardiaco mostrerà i vari rilevamenti effettuati sia durante il sonno sia in vari momenti della giornata.

Il software presente sul fitness tracker è stato recentemente aggiornato, risolvendo alcuni problemi di gioventù che risultavano fastidiosi. Con la prima versione del software, ad esempio, il tempo in cui il tracker era in carica veniva calcolato come periodo di sonno. Sono stati risolti alcuni problemi nella visualizzazione delle notifiche, che presentano ancora occasionali impuntamenti.

Le Smart Notification possono essere controllate da Garmin Connect, permettendo di decidere quali app possono inviare la notifica. Sempre dalla companion app potremo impostare una sveglia, anche se in molti casi è capitato che il tracker non vibrasse assolutamente all’orario prestabilito. Nei casi in cui ha funzionato l’intensità della vibrazione è stata sufficiente a svegliarmi, anche se non sembra funzionar in maniera “intelligente”, limitandosi a vibrare all’orario prestabilito.

La misurazione del battito cardiaco è sufficientemente accurata anche se non raggiunge i livelli di una fascia cardio toracica. Le misurazioni effettuate sia a riposo sia sotto sforzo non si sono discostate in maniera eccessiva dai dati reali, sia misurati manualmente sia utilizzando degli strumenti professionali.

La precisione del software del tracker è variabile a seconda delle funzioni. Se il conteggio dei passi sulle lunghe percorrenze è decisamente molto accurato, con un errore i circa 20 passi su 3000, in altre occasioni è impreciso. Mi è capitato di compiere oltre 300 passi facendo la doccia,e va considerato che si tratta di una piccola doccia 70×70. L’algoritmo di rilevamento dei movimenti va quindi ulteriormente perfezionato, perché è capitato di superare l’obiettivo giornaliero rimanendo seduto in macchina.

Il rilevamento del sonno invece mi è sembrato davvero preciso dopo l’aggiornamento anche se il software Garmin Connect conteggia anche il tempo di veglia come totale del sonno, andando a falsare in qualche modo i dati mostrati. Se ad esempio vi addormentate alle 23 sul divano, vi svegliate alle 3 di notte e guardate un film per due ore prima di dormire fino alle 8 del mattino, il software calcolerà 9 ore di sonno totale con 2 ore di veglia.

Anche il calcolo dei piani saliti e scesi è da migliorare visto che capita di frequente che i due valori siano nettamente diversi. Mi è capitato di salire 8 piani in un giorno e di scenderne 16, calcolando che abito al piano terra credo che ci sia qualcosa da migliorare.

Usabilità

Garmin Vivosmart HR non risulta fastidioso da indossare ed il peso di circa 30 grammi non si avverte quasi al polso. Le dimensioni sono più che accettabili e lo spessore del tracker non risulta mai ingombrante. L’interfaccia è molto ben realizzata anche se soffre di qualche problema di gioventù, soprattutto nella visualizzazione delle notifiche. Le notifiche provenienti dalla stessa applicazione vengono raggruppate e in molti casi risulta impossibile consultarle correttamente.

Comoda la possibilità di controllare il player musicale dal polso grazie alla schermata con i controllo di riproduzione. È inoltre possibile controllare una action cam VIRB direttamente dal polso senza dover armeggiare con i comandi della cam nelle fasi più concitate.

La visibilità è ottima in ogni condizione di luce e la retroilluminazione permette di utilizzarlo anche di notte. È possibile attivare la modalità “Non disturbare” durante la notte per non ricevere fastidiose notifiche durante il sonno.

Conclusione

Garmin Vivosmart HR è sicuramente un ottimo fitness tracker anche se soffre di inevitabili problemi di gioventù che potranno in gran parte essere risolti con aggiornamenti software. Nella maggior parte dei casi si tratta infatti di errori negli algoritmi di rilevazione dei movimenti che portano a dei risultati a volte contrastanti.

Complessivamente quindi si tratta di un ottimo investimento se cercate un tracker in gradi di misurare anche il battito cardiaco che offra una autonomia di buon livello e vi permetta di visualizzare le notifiche provenienti dallo smartphone.

Potete acquistare Garmin Vivosmart HR su Amazon a questo indirizzo al prezzo di 138.59 euro o sullo store ufficiale a 149 euro.

Pagella

9.0
Display
9.3
Ergonomia
9.2
Hardware
8.0
Software
9.3
Batteria
9.5
Qualità/prezzo
9.5
Materiali
9.0
Esperienza Utente
9.1