Nuova stangata per Qualcomm, che ha ricevuto una sanzione pari a 242 milioni di euro da parte della Commissione Europea, per abuso di posizione dominante relativo al mercato dei chip per le comunicazioni 3 G.

I fatti risalgono al periodo tra il 2009 e il 2011, nel quale la compagnia californiana avrebbe adottato una politica decisamente aggressiva, proponendo chip a prezzo di costo a clienti come Huawei e ZTE, allo scopo, come si legge nella sentenza, di eliminare la concorrenza, rappresentata in questo caso da Icera, il principale rivale dell’epoca,

La manovra non avrebbe avuto particolare successo, tanto che Icera (la compagnia che ha avviato la causa contro Qualcomm) è stata acquisita da NVIDIA, che l’ha successivamente dismessa. Secondo Margrethe Vestager, Commissario europeo, “il comportamento strategico di Qualcomm ha impedito la competizione e l’innovazione nel mercato, limitando le scelte disponibili per i consumatori in un settore contraddistinto da una grossa domanda e da un grande potenziale di innovazioni tecnologiche.”

Dal canto suo Qualcomm non ci sta e annuncia l’intenzione di ricorrere in appello contro la sentenza, sostenendo che la Commissione Europea ha considerato i dati relativi a un breve periodo e a un numero limitato di chip. Come afferma Don Rosenberg, vice presidente esecutivo di Qualcomm:

La Commissione ha passato anni a investigare sulle vendite verso due clienti, ognuno dei quali ha affermato di aver scelto i chip Qualcomm non per il prezzo ma perché i chipset dei rivali erano tecnologicamente inferiori. La decisione (della Commissione Europea) non è supportata da leggi, principi economici o fatti di mercato, e intendiamo ribaltare la sentenza in appello.