Tanti utenti Android si sono avvicinati a Xiaomi e Redmi non soltanto per la bontà dei loro smartphone o per il rapporto qualità/prezzo ma anche per la politica relativa allo sblocco del bootloader, operazione consentita senza la perdita della garanzia offerta dal produttore.

Un messaggio su Twitter di Redmi India (poi cancellato), tuttavia, ha colto di sorpresa tanti fan di queste due aziende, in quanto affermava che lo sblocco del bootloader su Redmi (e probabilmente pure su Xiaomi) provocherebbe la perdita della garanzia dello smartphone.

Xiaomi Redmi sblocco bootloader

Xiaomi e Redmi consentono lo sblocco del bootloader ma c’è un rischio

Lo staff di XDA Developers ha deciso di contattare il team di Redmi India per avere chiarimenti al riguardo e la risposta ufficiale è che lo sblocco del bootloader in sé non causa la perdita della garanzia, in quanto è un’attività consentita per permettere agli utenti di provare ROM alternative e dilettarsi con il mondo del modding.

Tuttavia, nel caso in cui durante lo sblocco del bootloader lo smartphone dovesse andare incontro ad un brick (che non può essere corretto via software), la garanzia non supporterebbe tale tipo di danno. Anche l’account ufficiale di Xiaomi India su Twitter ha preso posizione sull’argomento, confermando quanto già dichiarato da Redmi.

In pratica, in caso di hardware difettoso, lo stato del bootloader non dovrebbe influire sulla garanzia dello smartphone ma se il problema è stato causato proprio dalle operazioni di sblocco del bootloader, la riparazione potrebbe essere a carico dell’utente.

Chi decide di lanciarsi nel mondo del modding deve essere consapevole non solo delle grandi possibilità di personalizzazione che gli si aprono davanti ma anche dei rischi a cui può andare incontro, soprattutto se non ha le necessarie competenze.