Purtroppo non è la prima volta che ci occupiamo delle bufale sul Coronavirus che vengono pubblicate in questi giorni. Giusto qualche ora fa vi avevamo parlato delle bufale sul buono da 1000 euro e su un falso modulo di autocertificazione, consigliandovi di prestare molta attenzione su tutte le notizie che ricevete in questi giorni e di fare affidamento solo sui canali ufficiali del Governo.

Fact checking per il Coronavirus su WhatsApp

Facebook Italia, evidentemente mosso dalla volontà di investire le sue risorse per tutelare la propagazione di notizie certe e ufficiali, ha avviato un progetto di fact checking su WhatsApp. Questo, inserito all’interno del monitoraggio delle iniziativi di auto-regolamentazione delle piattaforme on-line volte a contrastare la disinformazione sulle tematiche Covid-19 dell’AGCOM, si basa su un accordo siglato fra Facebook Italia e un fact checker indipendente.

Pagella Politica, già facente parte del Facebook Third-Party Fact-Checking Program e membro dell’International Fact Checking Network di Poynter, opererà tramite il sito web “Facta” nel quale verranno pubblicate tutte le notizie, fatti e miti, relativi al Coronavirus.

Come funziona il fact checking

Ogni utente può fare affidamento al numero WhatsApp +393456022504 per inviare segnalazioni che si vogliono sottoporre alla verifica da parte dell’ente indipendente che, successivamente, invierà una notifica all’utente che ha inoltrato la richiesta. Volendo, poi, gli utenti potranno chiedere a Facta di ricevere un messaggio con il resoconto giornaliero delle analisi effettuate e pubblicate sul sito.

Come viene dichiarato da AGCOM, “l’Autorità, nell’esprimere apprezzamento per la sperimentazione annunciata, in ragione della circostanza che servizi di messaggistica quali WhatsApp sono stati recentemente veicoli di disinformazione sul tema coronavirus, si riserva il monitoraggio dell’attività per gli aspetti di propria competenza, ivi inclusi quelli relativi all’utilizzo dei dati e all’efficacia della misura nel contrastare la disinformazione”.

Secondo l’ente questo progetto pilota di Facebook Italia potrebbe assumere i connotati di best practice per quanto concerne l’approfondimento della veridicità di una notizia o di un contenuto.