WhatsApp continua ad avere problemi con il governo brasiliano, che nello scorso mese di maggio aveva bloccato la famosa app di messaggistica istantanea per tre giorni. A riferirlo è il servizio Globo G1 che riferisce di un blocco applicato ai conti bancari di WhatsApp in Brasile, per una cifra vicina ai sei milioni di dollari.

La causa del contendere sarebbe una indagine su un traffico internazionale di stupefacenti iniziata nello scorso gennaio. La polizia brasiliana vorrebbe accedere ai messaggi inviati tramite WhatsApp anche se Facebook ha da sempre affermato di non memorizzare i messaggi e di non averne in nessun caso accesso.

I fondi, che appartengono a Facebook sarebbero l’equivalente delle multe accumulate dall’app di messaggistica per i tanti casi di mancato rispetto delle ingiunzioni emesse. In passato il CEO di WhatsApp aveva affermato che la compagnia non ha nessuna intenzione di compromettere la sicurezza di miliardi di utenti in tutto il mondo, indebolendo la sicurezza per venire incontro alle richieste delle forze dell’ordine.

Prosegue quindi la disputa che a livello globale vede coinvolti i giganti della tecnologia, restii a indebolire le proprie difese, e i governi di mezzo mondo che chiedono a gran voce la possibilità, a ragione o meno, di accedere liberamente alle comunicazioni private.