La maggior parte dei possessori di smartphone, circa il 75% secondo Blancco Technology Group non è in grado di capire quando un problema è effettivamente dovuto ad un guasto del proprio smartphone. Questo a grandi linee è quanto emerge dal report periodico sulle prestazioni e sulla salute degli smartphone.

Secondo Blancco tre smartphone su quattro vengono mandati in assistenza per problemi legati alle errate abitudini dell’utente che interpreta il malfunzionamento del proprio smartphone come un problema hardware. Questo accade soprattutto in Asia, dove è molto alto l’utilizzo dei social network.

Mediamente un utente asiatico tiene aperte oltre 40 applicazioni, la maggior parte delle quali va a consumare rapidamente le risorse del sistema come processore, memoria e ovviamente batteria. Il peggioramento delle prestazioni, dovuto in realtà a delle abitudini sbagliate, viene troppo spesso imputato ad un problema hardware.

Secondo il report di Blancco l’85% dei dispositivi sui quali sono stati segnalati problemi utilizza Android mentre solo il 15% utilizza iOS. Tra le componenti che si danneggiano più facilmente troviamo schermo, fotocamera, caricabatterie e microfono, mentre molti smartphone vengono mandati in assistenza semplicemente perché le loro prestazioni sono peggiorate nel tempo.

A questo punto è lecito chiedersi chi sia il reale responsabile di tutta la situazione: l’utente che non si informa correttamente e utilizza in maniera a volte impropria il su dispositivo o il produttore che non fornisce istruzioni sufficientemente dettagliate?

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