A chi non è mai capitato di ricevere una telefonata per qualche offerta? Le aziende che utilizzano questa strategia di pubblicità e di ricerca di clienti sono moltissime, come sono molti gli utenti ormai infastiditi dalla continua ricezione di telefonate dai call center pronti a vendere qualche cosa.

In Italia un modo per proteggersi da queste telefonate esiste, e si chiama Registro delle opposizioni: peccato però che tale registro copra solo l’1% delle utenze (e nessuna di quelle da cellulare), e che comunque non tutti gli operatori del settore tendono a rispettarlo.

Ecco dunque che l’UE ha proposto l’utilizzo di un prefisso unico per gli operatori del settore, che spesso e volentieri mascherano le loro telefonate con prefissi nazionali (nel caso italiano la maggior parte delle chiamate arriva con prefissi di Roma o Milano); la proposta, contenuta nella bozza di regolamento sulla riservatezza presentata dalla Commissione Europa, potrebbe consentire una facile individuazione di questo tipo di telefonate dai call center, oltre al possibile incremento delle entrate derivante dalla possibile tassazione speciale per ottenere tali prefissi.

Di certo bisogna anche guardare l’altra faccia della medaglia: infatti, il settore in Italia conta di oltre 40 mila lavoratori, e tali misure potrebbero mettere in seria difficoltà le aziende operanti. Nel nostro paese un primo passo potrebbe essere quello di aprire il Registro delle opposizioni anche ai numeri cellulari, con il governo Gentiloni che sembra pronto a rispolverare questa proposta.

Quel che è certo è che servono misure giuste per limitare il fenomeno, che spesso supera i limiti della sopportazione; interventi andrebbero fatti anche nella formazione degli utenti stessi, visto che in molti casi sono proprio loro a dare il consenso per queste telefonate, magari a loro insaputa, ad esempio nell’atto di registrare la nuova tessera fedeltà del supermercato sotto casa. Nuove proposte avanzano anche l’idea di fare tabula rasa di tutte le sottoscrizioni, e ricominciare daccapo con più controllo e informazione.