A causa della nuova politica di Google circa le autorizzazioni all’accesso ai dati sensibili da parte di applicazioni di terze parti, Tasker si vedrà costretta a perdere alcune delle sue funzionalità più apprezzate.

Lo scorso mese Google ha annunciato Project Strobe, un progetto che mira alla salvaguardia dei dati degli utenti e tramite il quale analizza le autorizzazioni richieste dalle applicazioni di terze parti. Tasker, per quei pochi che non la conoscessero, è un’app che permette di automatizzare quasi qualunque aspetto del dispositivo e per fare ciò richiede ovviamente diverse autorizzazioni.

Uno degli sviluppatori dell’applicazione ha quindi compilato il form previsto da Google per ottenere l’autorizzazione all’accesso agli SMS e al registro chiamate, forte del fatto che generalmente Tasker richiede l’accesso a queste dati solo se strettamente necessario e soprattutto soltanto in seguito ad esplicita volontà dell’utente.

Tutto questo però non è bastato, poiché Google ha analizzato l’applicazione e ritiene che quest’ultima non rispetti le nuove linee guida di Mountain View. Per questo motivo lo sviluppatore dovrà velocemente provvedere ad aggiornare Tasker.

Secondo la nuova politica l’autorizzazione a questi dati può essere consentita solamente per attivare le funzionalità di base dell’applicazione, ossia “la funzione documentata e promossa in modo prominente nella descrizione dell’app”, ci spiega Google sul suo sito.

Inutile è stata la battaglia dello sviluppatore di Tasker, che entro gennaio 2019 riceverà un aggiornamento che rimuoverà completamente tutte le funzioni automatiche che gestiscono i messaggi e le chiamate.