Texas Instruments non è il solo nome di un produttore che si è tirato fuori dal mercato mobile: anche ST-Ericsson, joint venture tra la italo-francese ST Microelectronics e la svedese Ericsson, termina la propria corsa.

Le due società madri, STM ed Ericsson, si spartiranno alcuni asset della joint venture lasciandone altri al triste destino della chiusura. La notizia dello smembramento non è del tutto inaspettata, poichè già tre mesi fa le due società avevano messo in vendita la joint-venture dopo aver subito perdite sin dal 2008.

Ericsson si prenderà carico della divisione modem e, quindi, assorbirà tutti i prodotti relativi a tecnologie 2G, 3G e 4G. Altre parti di ST-Ericsson, quali la produzione di processori, saranno inglobate in STM o chiuse. I processori continueranno ad esser prodotti da STM fino a che i clienti li richiederanno. Purtroppo saranno persi 1600 posti di lavoro in tutto il mondo, di cui 500-700 in Europa.

Nonostante i processori di ST-Ericsson fossero su alcuni tra i dispositivi più venduti dell’ultimo periodo, come Xperia U e Galaxy Ace 2, gli ordini di maggiore importanza che erano provenienti da Nokia sono terminati con il passaggio di quest’ultima a Windows Phone.

Una notizia davvero triste per il mondo mobile, che perde un po’ della sua grande ricchezza: la diversità.

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