Intel ha presentato una versione alternativa per Android di Continuum di Microsoft, realizzata grazie all’impiego di una distribuzione Linux creata ad hoc. Il nuovo software, per ora un semplice proof-of-concept, permette di usare il proprio smartphone o tablet come fosse un computer quando collegato ad un monitor.

Microsoft Continuum, la modalità creata per rendere gli smartphone con Windows 10 Mobile più prestanti simili a dei PC, ha in effetti stupito un po’ tutti quando è stata presentata. Abbiamo avuto modo di provarla (Microsoft Continuum e Display Dock: la nostra prova) e ne siamo rimasti colpiti per il potenziale, anche se il prodotto attuale è ancora acerbo. Intel sta progettando un’alternativa per Android, basata sulla distribuzione Debian Linux debitamente modificata e adattata allo scopo.

Il prototipo mostrato al Mobile World Congress era uno smartphone da 5.5 pollici HD con processore Intel Atom X3, 2GB di RAM, 16GB di memoria interna e Android 5.1. Il limite più grosso al momento è l’impossibilità di far girare contemporaneamente il sistema operativo del telefono e quello della “modalità PC”, contrariamente a quanto accade con Microsoft Continuum: si è quindi limitati ad una sola modalità per volta.

Il vantaggio principale rispetto al software Microsoft è la possibilità di eseguire pressoché tutto il parco software attualmente disponibile per Linux: Firefox, Google Chrome, VLC e LibreOffice sono solo alcuni dei software compatibili, e possono essere tutti eseguiti in finestre come avviene su qualunque PC desktop senza le limitazioni di Continuum.

Gli smartphone in grado di eseguire Linux non avrebbero costi elevati come nel caso degli equivalenti dispositivi Windows: il prototipo in mostra al Mobile World Congress avrebbe infatti un prezzo di circa 100$, decisamente abbordabile. Resterà da vedere se e come Intel riuscirà a portare questa funzionalità sul mercato, oppure se rimarrà uno splendido esercizio di stile come tanti ne abbiamo visti negli anni.

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