Il mercato giapponese rappresenta un universo a se stante tra i paesi industrializzati. Gli utenti giapponesi hanno dei canoni molto elevati per gli smartphone, al contrario dei flip phone che hanno dei costi mensili molto ridotti. In un periodo di deflazione prolungata, ecco che i vecchi flip phone tornano di moda, con i servizi Internet base ed il supporto alle email.

Alcuni produttori giapponesi, tra cui NEC e Panasonic hanno da tempo abbandonato il mercato interno degli smartphone, vista l’impossibilità di competere con Apple e Sony. Però continuano a produrre flip phone, le cui vendite lo scorso anno hanno fatto registrare, per la prima volta da sette anni, una impennata, con una crescita del 5.7%.

A farne le spese, ovviamente, è stato il mercato degli smartphone, in calo del 5.3%. Le vendite complessive di smartphone sono quasi il triplo rispetto a quelle di flip phone, 27 milioni contro 10 milioni, quindi i produttori di smartphone non dovrebbero preoccuparsi troppo. Il dato più allarmante però è relativo alla percentuale di penetrazione del mercato mobile.

Il 98,5% degli utenti dispone di uno smartphone che però ha un ciclo di vita relativamente lungo, abbassando la percentuale di persone che sostituisce il vecchio terminale con uno nuovo. Alcuni analisti affermano che il 2014 è stato un anno particolare per i flip phone, che hanno attraversato un ciclo di rinnovo, per cui il 2015 dovrebbe portare a ben altri risultati.

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