Ottenere l’accesso ai gruppi privati di WhatsApp sarebbe un gioco da ragazzi secondo quanto emerso. Basterebbe una ricerca su Google, nemmeno troppo complicata, per aggirare l’ostacolo degli inviti personali e accedere a chat private senza codici di invito o altro.

Indicizzati i codici d’accesso di alcuni gruppi privati di WhatsApp

Spunta da Twitter la segnalazione dell’arcano, una falla del sistema che sta mettendo a repentaglio la privacy degli utenti che utilizzano i gruppi privati di WhatsApp.

In sostanza la situazione è questa: gli URL che servono a indicizzare i codici di invito che servono ad accedere a una chat di gruppo privata, sono stati indicizzati su Google. Significa che, volendo, chiunque abbia accesso a Google potrebbe trovarli e accedervi senza invito.

Ora, niente allarmismi perché emerge che solo alcuni URL sono stati indicizzati su Google, ovviamente per errore di WhatsApp, o meglio, di Facebook.

Resta comunque il fatto che, se un gruppo di WhatsApp è indicizzato sul motore di ricerca di Google, chiunque può leggere vari dati degli utenti partecipanti, compresi i nomi, le informazioni di contatto e, talvolta, persino i numeri di telefono.

È questo il caso di diversi gruppi di chat scovati da Vice relativi alla condivisione di materiale pornografico oltre a una chat descritta come ONG. Ma per verificare se il proprio gruppo WhatsApp sia presente o meno su Google, dovreste digitare “chat.whatsapp.com”, cioè parte dell’URL, e inserire alcune informazioni specifiche relative, perché i risultati raggiungono quota 470.000.

Comunque, al momento né Google, né Facebook, perciò WhatsApp, hanno ancora comunicato nulla in proposito. Ma vi terremo aggiornati non appena ne sapremo di più.

Aggiornamento del 23 febbraio

WhatsApp ha scoperto e risolto il problema rimuovendo gli elenchi da Google e regolando il codice sui link di invito alla chat. Un intervento piuttosto rapido condiviso su Twitter dall’ingegnere Jane Manchun Wong.