Google Assistant, Amazon Alexa e Siri di Apple sono senza ombra di dubbio gli assistenti digitali più conosciuti e usati al mondo e, complice la diffusione di device come gli speaker smart e non solo, si stanno diffondendo anche nelle nostre case. Per questo motivo il team di Loup Ventures ha deciso di realizzare un confronto di intelligenza, pensato per scoprire quale dei tre assistenti virtuale è il più intelligente e quindi maggiormente in grado di soddisfare le richieste degli utenti.

Il test, è opportuno sottolinearlo, si concentra sugli assistenti smart così come utilizzati quotidianamente dagli utenti a bordo dei propri smartphone. La scelta di condurre un confronto specifico, tenendolo distinto da quello relativo agli stessi assistenti ma su device diversi come appunto gli speaker smart, discende dal fatto che, sebbene la tecnologia di fondo rimanga la stessa, gli scenari di utilizzo possono variare sensibilmente. Per fare un esempio, a seconda del contesto potrebbe variare il linguaggio utilizzato e allo stesso modo la risposta dell’assistente varia sulla base del form factor (a seconda che il device abbia o meno uno schermo). Di tutto ciò è stato tenuto conto in sede di scelta delle richieste da sottoporre a Google Assistant, Amazon Alexa e Siri, rendendole generalmente più brevi e senza tralasciare la presenza di un display, che consente all’assistente di presentare all’utente una parte delle informazioni direttamente sullo schermo.

Dal confronto in esame il team di Loup Ventures ha scelto di tenere fuori Cortana in considerazione del fatto che Microsoft stessa ne ha rivisto la posizione arrivando a non ritenere più il proprio assistente come un concorrente diretto di Google Assistant e Amazon Alexa.

Questo “IQ Test” è stato condotto rivolgendo a Google Assistant, Amazon Alexa e Siri 800 richieste ciascuno, con domande raggruppate in cinque categorie e pensate per testarne le effettive abilità:

  • Local – Where is the nearest coffee shop?

  • Commerce – Order me more paper towels.

  • Navigation – How do I get to Uptown on the bus?

  • Information – Who do the Twins play tonight?

  • Command – Remind me to call Jerome at 2 pm today.

Il test è stato condotto con Siri su iOS 12.4, Google Assistant su Google Pixel XL con Android 9 Pie e Alexa tramite l’app per iOS. Tra i device di smart home coinvolti nel test troviamo Wemo Mini plug, TP-Link Kasa plug, Phillips Hue Lights e Wemo Dimmer Switch.

La notizia positiva è che tutti e tre gli assistenti sono migliorati in maniera significativa rispetto allo scorso anno e che tutti e tre hanno capito praticamente sempre ciò che è stato chiesto loro (Siri non ha capito due domande, Alexa una, Assistant le ha capite tutte), tuttavia è sotto il profilo della correttezza delle risposte che la differenza rimane ancora piuttosto evidente e mette in risalto la superiorità di Google Assistant rispetto agli altri due.

Come potete notare dalla tabella, Google Assistant ha capito il 100% delle richieste e dato la risposta corretta nel 92,9% dei casi, Amazon Alexa ha capito il 99,9% delle richieste ma ha risposto correttamente solo nel 79,8% dei casi e infine Siri ha capito la richiesta nel 99,8% dei casi ha dato risposte corrette all’83,1%. A luglio 2018 le risposte corrette di Google Assistant si erano fermate all’86%, quelle di Siri al 79% e quelle di Alexa al 61%, insomma tutti hanno lavorato molto bene e sono migliorati in modo evidente.

Quanto al confronto per categorie di domande, Google Assistant ha primeggiato in quattro categorie, cedendo la leadership a Siri solo nella categoria “Command”: l’assistente di Apple continua a comportarsi meglio quando si tratta di funzioni legate all’uso dello smartphone, come chiamare, mandare messaggi e e-mail, calendario e riproduzione musicale. Alexa, che è l’unico assistente a non essere integrato nel sistema operativo dei device e che quindi opera mediante app dedicata, è stato nettamente il peggiore, risentendo di questa minore integrazione soprattutto nella categoria “Command”: può mandare messaggi vocali o chiamare device Alexa, ma non è in grado di far partire telefonate o di mandare e-mail e messaggi.

La categoria in cui Google Assistant ha fatto maggiormente la differenza è stata Commerce, con un 92% di risposte corrette che fa impallidire il 68% di Siri e il 71% di Alexa. Google Assistant è stato il migliore nel fornire informazioni in merito a prodotti e servizi e Google Express è riuscito a tenere testa persino ad Amazon nell’effettuare acquisti. In ogni caso la maggior parte dei sondaggi rivela che il numero di utenti che effettua davvero acquisti servendosi dei vari assistenti virtuali è tuttora insignificante.

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