Nonostante numerose sentenze in merito alla fatturazione a 28 giorni gli operatori continuano a nicchiare sui rimborsi, proponendo metodi alternativi e utilizzando ogni mezzo a loro disposizione per rallentare la procedura.

Sono quindi numerosi gli utenti che si vedono costretti a ricorrere alle associazioni di categoria per veder riconosciuti i propri diritti e ottenere il rimborso di quanto indebitamente fatturato negli scorsi anni. Tra queste Adiconsum ha fornito un primo bilancio a due mesi e mezzo dal lancio della propria iniziativa.

A fronte degli oltre 9.000 reclami inoltrati, circa 7.000 sono già stati gestiti dagli operatori telefonici interessati (TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb) e circa 5.000 utenti sono stati rimborsati. Gli utenti che non hanno ricevuto una risposta positiva non avevano i requisiti per ottenere rimborsi, in particolare perché il reclamo era relativo a una linea mobile invece che fissa.

Adiconsum ricorda inoltre che dall’invio della richiesta i gestori hanno dai 30 ai 45 giorni di tempo per la lavorazione e che il proprio modulo per il rimborso può essere utilizzato solamente dagli utenti che sono attualmente titolari di un abbonamento con lo stesso operatore al quale chiedono il rimborso. Il servizio offerto da Adiconsum è completamente gratuito e non è richiesta l’iscrizione ad alcun servizio a pagamento.