Facebook conosce un sacco di cose che ci riguardano, anche se la sua conoscenza dipende sempre da quanto noi decidiamo di raccontargli: informazioni personali, gusti musicali, città dove abitiamo sono solo alcune delle informazioni a cui il colosso dei social network ha accesso, e che usa per vari scopi.

Tralasciando le proposte di pubblicità personalizzate, Facebook usa queste informazioni anche per suggerirci persone che potremmo conoscere ma che ancora non figurano nella lista dei nostri amici; a quanto pare, però, per far questo Facebook vorrebbe usare anche la localizzazione del nostro dispositivo mobile.

L’uso della nostra posizione (sempre legato al nostro assenso) potrebbe risultare utile se pensiamo al caso di persone incontrate in luoghi comuni e che vorremmo incontrare anche nel social, ma potrebbe avere effetti “distruttivi” sulla nostra privacy.

Pensiamo ad esempio di ritrovarci ad una riunione di Alcolisti Anonimi, dove i partecipanti cercano di mantenere le proprie identità celate per vari motivi: grazie a questi suggerimenti mirati basati sul luogo, potremmo invece scoprire chi erano le persone con noi alla riunione, semplicemente scorrendo la lista degli amici consigliati.

Si tratta quindi di dati utili, certo, ma anche estremamente “delicati”, dati in mano ad una azienda che ha l’obiettivo di fare profitti e che non sappiamo come avrà intenzione di utilizzarli. Nel caso vogliate impedire a Facebook di tracciare la vostra posizione vi basterà andare nelle impostazioni del vostro account, selezionare la voce “Luogo” e disattivare la cronologia delle posizioni.

Aggiornamento

Facebook ha affermato come il suggerimento di nuovi amici non venga basato sulla nostra cronologia delle posizioni: a quanto pare, infatti, ci sarebbe stato un fraintendimento interno all’azienda.

Facebook avrebbe testato questa funzionalità circa un anno fa, abbandonando però il progetto; questo avrebbe creato confusione all’interno del team di comunicazione del social network, confusione che ha portato a rilasciare la falsa notizia dell’uso della nostra posizione e che è stata prontamente smentita.