Il Ministero dello Sviluppo ha aperto le buste relative alle prime offerte per l’assegnazione dei diritti di utilizzo delle frequenze della rete 5G. Anche se le società ammesse alla gara erano sette, TIM, Vodafone, Wind Tre, Linkem, Open Fiber, Fastweb e Iliad, sono solo cinque le società che hanno presentato la propria offerta.

Linkem e OpenFiber infatti non hanno fatto pervenire la propria offerta e sono di fatto escluse dalla gara, La somma che sarà incamerata dallo stato è di almeno 2,48 miliardi di dollari, ma bisognerà attendere la fase dei rilanci per avere la cifra definitiva.

Iliad, in qualità di nuovo entrante nel mercato italiano, si è aggiudicata la frequenza a lei riservata, una banda pari a 10 MHz per la quale pagherà 676.472.792 euro, ovvero la base d’asta. TIM e Vodafone dovrebbero riuscire ad aggiudicarsi la banda 700, che sarà liberata dalle televisioni. mentre la banda 26 dovrebbe vedere una lotta a tre, con l’inserimento di Wind Tre oltre a TIM e Vodafone.

La banda 3.7, la più ambita, sarà quella per cui gli operatori si daranno battaglia, e TIM è partita forte, offrendo un importo superiore di 80 milioni rispetto alla base d’asta. Le frequenze della rete 5G saranno comprese nelle bande 694-790 MHz, 3,6-3,8 GHz e 26,5-27,5 GHz.

Vodafone intanto sta selezionando in questi giorni i finalisti del progetto Action for 5G, lanciato nel dicembre dello scorso anno, nato per supportare lo sviluppo della rete 5G da parte di startup e di piccole/medie imprese. Nel mese di dicembre saranno valutati i progetti per i quali sarà stato presentato un prototipo funzionante, sviluppato grazie agli Open Lab dell’area metropolitana di Milano. Vodafone conta di ottenere la copertura del 100% della città di Milano entro il 2019, grazie proprio a questo progetto.