L’AGCOM ha pubblicato, attraverso l’Osservatorio sulle Comunicazioni, i dati del primo semestre del 2016 sulla situazione delle reti italiane. Ecco i più interessanti.

Partiamo dalle reti fisse. Sono diminuiti gli accessi in tecnologia xDSL di circa 400 mila unità, ma l’aumento di quelli con tecnologia più recente (+980 mila) ha ampiamente compensato. Le linee con velocità superiore ai 10 megabit al secondo sono ormai il 39% (aumento del 36% rispetto all’anno scorso), di cui l’11,5% supera i 30 mbps (percentuale raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2015). Gli accessi su reti di nuova generazione sono quasi 2 milioni (più 870 mila da inizio anno), grazie alla diffusione delle tecnologie portate in particolare da TIM e Vodafone. TIM è sempre leader di mercato, ma cede circa l’1% di quote (Vodafone si avvantaggia e acquista lo 0,6%).

Per quanto riguarda la rete mobile, è significativa la scomparsa degli SMS: nei primi sei mesi del 2016 ne sono stati inviati circa 12,5 miliardi. Un numero alto in assoluto, ma se pensiamo che solo quattro anni fa erano quasi 35 miliardi potete capire quanto le applicazioni di messaggistica istantanea come Telegram e Whatsapp stiano cambiando il modo in cui comunichiamo. Calano le sim tradizionali ma crescono in pari misura quelle M2M (Machine to Machine, utilizzate prevalentemente in servizi IoT come ad esempio la telelettura dei contatori della luce). Inoltre si registra un aumento di circa mezzo milione di utenze mobili grazie agli operatori virtuali. TIM è sempre leader di mercato (il leggera discesa, -0,5%), seguita da Vodafone e WInd. Nel settore prepagate questi tre operatori perdono vantaggio su H3G, che guadagna l’1,5%. Per quanto riguarda le utenze business Vodafone (38,4%) supera TIM (38,2%).

Se siete interessati ad un quadro più completo e approfondito potete recarvi sul sito ufficiale AGCOM per consultare direttamente il documento, mentre se siete in cerca dell’operatore ideale potete leggere il nostro articolo comparativo.