Qualcomm, fresca del debutto sul mercato della propria punta di diamante Snapdragon 8 Elite Gen 5, sembra intenzionata a rendere la propria linea di processori top di gamma ancora più articolata e, a giudicare dalle ultime indiscrezioni, anche un po’ più confusionaria.

Secondo un’indiscrezione del solito indefesso Digital Chat Station, il futuro Snapdragon 8 Elite Gen 6 arriverà in due varianti distinte: una Standard e una Pro. Facciamo chiarezza.

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Qualcomm cambia ancora: in arrivo una strategia sempre più complessa

Se si guarda agli ultimi anni, Qualcomm ha modificato più volte la nomenclatura dei suoi chip di punta, passando da “Snapdragon 8 Gen 1” nel 2022 a “Snapdragon 8 Elite Gen 5” nel 2025, dopo un breve periodo in cui la sigla “Elite” sembrava destinata solo alle versioni più potenti.

Ora, la società americana sarebbe pronta a introdurre anche una versione Pro del suo processore principale, con il risultato che il vero successore dell’attuale 8 Elite Gen 5 si chiamerà “Snapdragon 8 Elite Gen 6 Pro”, mentre la versione “base” sarà una variante leggermente depotenziata.

Parallelamente, Qualcomm starebbe continuando a sviluppare anche il “non-elite” Snapdragon 8 Gen 5, posizionato come alternativa di fascia alta ma non top assoluta: un processore che ha contribuito ad aumentare la confusione nella gamma e che sarà destinato a smartphone di fascia premium più accessibile.

È evidente che con una situazione del genere aumentano sempre di più le zone grigie e i contorni si fanno più sfumati nella nomenclatura dell’azienda, contribuendo a un incremento della complessità dei nomi dei propri modelli.

Snapdragon 8 Elite Gen 6

Standard e Pro: architettura e differenze tra i due chip

Stando a quanto svelato dal DCS su Weibo, entrambe le versioni del futuro Snapdragon 8 Elite Gen 6 dovrebbero essere prodotte da TSMC con processo a 2 nm (N2P), una delle tecnologie più avanzate attualmente disponibili. Il chip utilizzerà la terza generazione dell’architettura CPU personalizzata di Qualcomm, organizzata in una configurazione 2+3+3 core.

Le differenze principali, secondo le fonti, riguarderanno la potenza della GPU e il supporto alla memoria LPDDR6, che sarà esclusiva della variante Pro. Anche lo storage di nuova generazione, UFS 5.0, dovrebbe essere supportato solo da quest’ultima, rendendola la scelta privilegiata per i produttori di smartphone di fascia ultra-premium.

Un altro aspetto rilevante riguarda i costi di produzione. Non c’è solo DCS a fare luce sulla strategia del produttore ma anche diverse fonti asiatiche affermano che il nuovo processo produttivo e la memoria più veloce potrebbero far lievitare sensibilmente i costi del chip, con inevitabili conseguenze sui prezzi dei futuri smartphone top di gamma.

Le prime stime indicano che i dispositivi equipaggiati con lo Snapdragon 8 Elite Gen 6 o 6 Pro potrebbero essere ancora più costosi dei modelli attuali, arrivando sul mercato non prima della seconda metà del 2026 e diffondendosi su larga scala nel 2027.

Il caso dello Snapdragon 8 Gen 5 “non-elite”

Oltre a questa situazione, già piuttosto complessa, nel frattempo, come accennato, Qualcomm sta continuando a sviluppare la versione “non-elite” del suo attuale chip, chiamata semplicemente Snapdragon 8 Gen 5. Secondo Digital Chat Station, questo processore utilizzerà core Oryon personalizzati in configurazione 2+6 e sarà costruito sul processo N3P a 3 nm di TSMC. Le frequenze previste, 3,8 GHz per i due core Prime e 3,32 GHz per i sei Performance, saranno inferiori rispetto a quelle del chip Elite.

La GPU, una versione ridotta dell’Adreno 840, offrirà prestazioni più contenute ma manterrà la stessa architettura grafica. Questo lo renderà ideale per smartphone che puntano al miglior rapporto tra potenza e prezzo, come quelli della futura gamma OnePlus 15R o il Vivo S50 Pro, entrambi indicati tra i primi a usarlo.

Tempistiche di lancio

Secondo i report in questione, il debutto ufficiale dello Snapdragon 8 Elite Gen 6 è atteso per settembre 2026, dunque in linea con il tradizionale ciclo annuale di Qualcomm.

Tuttavia, la nuova nomenclatura rischia di creare confusione anche tra gli appassionati: con “Elite”, “Pro” e “Gen” che si sovrappongono, la distinzione tra i vari livelli di prestazione diventa sempre meno intuitiva.

Sebbene l’azienda prometta salti prestazionali significativi, resta da sciogliere il nodo legato all’aumento dei costi di produzione e di come questo potrà avere un impatto sui prezzi per i consumatori.