Quello dell’interoperabilità, ovvero la possibilità di comunicare tra piattaforme diverse senza dover cambiare applicazione, è un tema molto caro all’Unione Europea. Con l’approvazione e l’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA), Bruxelles ha imposto l’obbligo di rendere i servizi digitali per la messaggistica compatibili tra loro. Una misura che nasce con la volontà di limitare le pratiche anticoncorrenziali e dare maggiore spazio all’innovazione e alla libertà di scelta per gli utenti. A essere coinvolte sono realtà come WhatsApp, Facebook Messenger e iMessage, che presto dovranno aprirsi a un nuovo modo di intendere la messaggistica.

Da questo punto di vista WhatsApp si sta preparando a recepire la nuova normativa e qualche novità è emersa nell’ultima versione beta per Android (2.25.32.7). Anche se non ancora disponibile neanche per i beta tester, è stata individuata una funzione che consentirà di creare gruppi multipiattaforma. Si tratta di un’estensione delle chat tra utenti WhatsApp e persone che utilizzano altre app di messaggistica, funzione già in sviluppo da tempo, ma che ora riguarda anche i gruppi.

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Come cambierà WhatsApp

WhatsApp Beta gruppi terze parti

WhatsApp sta sviluppando la possibilità di creare vere e proprie chat di gruppo in cui partecipano persone che utilizzano piattaforme diverse, a condizione che abbiano attivato l’interoperabilità. Le funzionalità disponibili nei gruppi saranno le stesse di quelle previste per le chat individuali, consentendo così conversazioni allargate tra utenti provenienti da servizi diversi.

Per garantire una maggiore protezione, WhatsApp introdurrà anche controlli avanzati per la gestione della privacy. Gli utenti potranno decidere chi ha il permesso di aggiungerli a gruppi di terze parti. Le opzioni includeranno livelli di apertura diversi, che vanno da tutti i contatti fino a nessuno, passando per opzioni intermedie come solo i contatti personali o le persone che utilizzano app compatibili e approvate. Questo sistema aiuterà a prevenire inviti indesiderati e comunicazioni non richieste, offrendo un maggiore senso di sicurezza.

È importante sottolineare che queste funzioni saranno disponibili esclusivamente per gli utenti residenti nell’Unione Europea. L’obbligo di rendere i servizi interoperabili riguarda infatti solo il territorio europeo, dove il Digital Markets Act è entrato in vigore per regolamentare le grandi piattaforme digitali. Per ora, quindi, WhatsApp non prevede di estendere la funzione in altri mercati.