Il forte aumento della domanda di chip di memoria destinati all’intelligenza artificiale sta iniziando a produrre effetti tangibili anche sul mercato consumer, secondo quanto riportato da fonti coreane, Samsung starebbe valutando un aumento dei prezzi per i propri smartphone, a causa dei pesanti rincari delle memorie HBM e DRAM registrati negli ultimi mesi.

Una conseguenza che, pur sembrando una contraddizione considerando il ruolo di Samsung come uno dei principali produttori al mondo di chip di memoria, è in realtà il risultato di una dinamica industriale più ampia: la memoria oggi è il nuovo carburante dell’IA, e la priorità viene assegnata ai data center, non agli smartphone.

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Perché i prezzi degli smartphone Samsung potrebbero aumentare

L’adozione massiva di servizi basati su IA generativa, dagli assistenti come ChatGPT, Gemini e Copilot, fino agli strumenti che girano in cloud e processano modelli sempre più complessi, ha generato un’impennata improvvisa della domanda di HBM (High Bandwidth Memory) e moduli LPDDR di fascia alta.

I server IA richiedono grandi quantità di memoria ad alta velocità, ma la produzione non riesce a tenere il passo, circostanza che ha comportato un aumento dei prezzi dei chip fino al 50%. La conseguenza diretta è una crisi dell’offerta, che colpisce anche i dispositivi consumer, compresi gli smartphone di fascia alta che oggi integrano modelli IA on device e quindi necessitano di più RAM rispetto al passato.

Secondo quanto riportato, Samsung starebbe pianificando un adeguamento dei listini, non solo per gli smartphone ma anche per altri prodotti della sua linea consumer; l’azienda non ha ancora comunicato l’entità dell’aumento, ma la prospettiva non è incoraggiante: si parla infatti di una tensione sui prezzi che potrebbe proseguire fino al 2027 o addirittura 2028.

È bene sottolineare che Samsung non è l’unica a muoversi in questa direzione, altri brand stanno già riposizionando la fascia prezzo, un esempio concreto è Xiaomi, che con REDMI K90 ha aumentato il prezzo di lancio del 7,5% rispetto al modello precedente, proprio a causa dei costi della memoria.

Se stavate pensando di acquistare un nuovo smartphone Samsung Galaxy il consiglio, almeno per chi vuole risparmiare, è quello di farlo il prima possibile; i prossimi listini potrebbero riflettere questi aumenti, soprattutto sulle serie premium e sui modelli con più RAM  e storage, storicamente più sensibili alle oscillazioni dei prezzi dei chip.

Secondo gli analisti la spinta dell’IA renderà le memorie un componente sempre più strategico, e dunque sempre più costoso nel breve e medio termine. La crescita del costo non sembra destinata a rientrare prima di qualche anno, motivo per cui gli utenti dovranno abituarsi a smartphone leggermente più cari rispetto alla generazione attuale.

Non ci resta che attendere prima di rivedere eventuali correzioni di prezzo verso il basso, mentre il mercato si adatta alla nuova economia dell’intelligenza artificiale che sta ridisegnando priorità e catena di approvvigionamento.