Lo scontro tra Google ed Epic potrebbe essere vicino ad un epilogo e la Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe rappresentare la classica ultima spiaggia per il colosso di Mountain View per evitare una sconfitta che rischia di avere effetti “devastanti”.

Nel caso in cui dovesse essere Epic ad avere la meglio su Google, infatti, quest’ultima si troverebbe costretta a rivedere le regole adottate sino a questo momento per la gestione del Google Play Store, a partire dal sistema dei pagamenti per i contenuti pubblicati sulla piattaforma.

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Google si rivolge alla Corte Suprema degli Stati Uniti

Nelle scorse ore Google ha confermato di avere deciso di presentare ricorso alla Corte Suprema e, nel frattempo, chiede che venga sospesa ancora una volta l’ingiunzione permanente che inizierebbe a privarla del controllo sul Google Play Store.

Ricordiamo che lo scorso 12 settembre la Corte d’appello del Nono Circuito ha confermato tale ingiunzione permanente e ha dato a Google tempo fino ad ottobre per smettere di obbligare gli sviluppatori di app a utilizzare la fatturazione di Google Play per i pagamenti, consentire loro di collegarsi ad altri metodi di pagamento e ad altri luoghi da cui scaricare app, stabilire i propri prezzi e altro ancora.

È piuttosto evidente il motivo per cui il colosso di Mountain View sia terrorizzato dalla possibilità che Epic finisca per vincere la sua battaglia.

Ma la Corte Suprema potrebbe vederla diversamente e potrebbe concordare con la tesi di Google secondo cui i tribunali inferiori hanno superato i loro limiti oppure con la tesi secondo cui la vittoria di Apple nella sua causa contro Epic sarebbe rilevante anche per il caso del colosso di Mountain View o con qualsiasi altra argomentazione difensiva dell’azienda.

In sostanza, non è ancora stata scritta la parola fine.