Chipolo ha realizzato nuovi tracker ibridi, in grado di integrare alla propria funzionalità base (rintracciare il dispositivo tramite un semplice smartphone) un sistema di ricarica wireless con allineamento magnetico automatico: una bella evoluzione rispetto ai tradizionali dispositivi alimentati a batteria, ora disponibili in due diverse versioni.
La nuova linea di Chipolo comprende infatti due modelli distinti: il LOOP, contraddistinto da una forma circolare compatta e da una ricarica tramite porta USB-C, e il CARD, che ha invece un design piatto che sfrutta la tecnologia di ricarica wireless con allineamento magnetico integrato. Entrambi i dispositivi hanno un’autonomia estesa di sei mesi con una singola ricarica completa, eliminando così la necessità di sostituzioni frequenti delle batterie.
Specifiche tecniche di buon livello
Dal punto di vista delle specifiche tecniche, i tracker di Chipolo dispongono di un protocollo Bluetooth 6.0, garantendo maggiore efficienza energetica e precisione nella localizzazione. La copertura operativa raggiunge i 120 metri in condizioni ottimali, mentre la certificazione IP67 assicura resistenza completa a polvere e immersioni temporanee in acqua.
L’integrazione del Bluetooth Low Energy 6 introduce invece la funzionalità Channel Sounding, che migliora significativamente l’accuratezza nella misurazione delle distanze e nell’efficienza energetica complessiva, costituendo nei fatti una valida alternativa alle soluzioni UWB (Ultra-Wideband), con prestazioni comparabili utilizzando il protocollo Bluetooth standard.
Il sistema magnetico proprietario
La scelta progettuale più interessante è però riconducibile alla decisione di implementare un sistema magnetico proprietario che si allontana dagli standard in circolazione come MagSafe e Qi2, probabilmente per una valutazione legata ai vincoli dimensionali del prodotto.
Il modello CARD utilizza dunque la tecnologia Qi standard combinata con magneti proprietari per garantire l’allineamento automatico durante la ricarica, mantenendo così uno spessore più ridotto del dispositivo, incompatibile con l’hardware più ampio richiesto dal protocollo Qi2. La batteria integrata da circa 200mAh consente inoltre tempi di ricarica piuttosto rapidi, rendendo sufficiente la velocità di ricarica del protocollo Qi base.
In futuro, è molto probabile che questi dispositivi possano adottare l’integrazione di tecnologie emergenti come l’Ultra-Wideband, attualmente in fase di valutazione per implementazioni successive. Le limitazioni attuali dell’UWB in termini di maturità tecnologica e di utilità pratica suggeriscono infatti un approccio graduale nell’adozione di questa tecnologia, in attesa di una sua maggiore maturazione.
Nel breve termine, dunque, lo sviluppo dovrebbe concentrarsi sul perfezionamento delle funzionalità esistenti e sull’espansione delle capacità di integrazione con dispositivi di terze parti, incorporando la tecnologia di localizzazione in prodotti esistenti di altri produttori, piuttosto che privilegiando un immediato sviluppo di nuove categorie di prodotto.
Ricordiamo infatti che, come suggeriscono numerosi esempi degli ultimi mesi, la strategia di mercato più consolidata sembra privilegiare le partnership tecnologiche per l’integrazione della tecnologia di localizzazione in oggetti di uso quotidiano: un approccio che vuole trasformare strumenti, veicoli e attrezzature comuni in dispositivi intelligenti dotati di funzionalità di tracciamento, ampliando così significativamente il mercato di riferimento oltre i tradizionali accessori dedicati.
La compatibilità cross-platform garantisce inoltre il funzionamento ottimale sia con ecosistemi Android che iOS, eliminando le barriere tecnologiche per l’adozione diffusa: un’universalità che costituisce un vantaggio competitivo significativo in un mercato così frammentato, come quello dei dispositivi mobili di nuova generazione.