Google continua a sviluppare la AI Mode, funzionalità con cui il colosso di Mountain View sta cercando di rivoluzionare la ricerca sfruttando tutte le potenzialità (in continua espansione) dell’intelligenza artificiale.
Le novità di giornata sono due: la prima, è un effettivo miglioramento messo a punto dal team di sviluppo per rendere più “personale” l’interazione con la funzionalità; la seconda è un annuncio ufficiale da parte di Big G che, per la prima volta, espande la funzionalità di ricerca potenziata dall’IA al di fuori del mercato statunitense.
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La AI Mode propone suggerimenti di ricerca personalizzati
Google sta cercando nuovi modi per invogliare gli utenti a provare la AI Mode e l’ultima idea messa in campo dal colosso di Mountain View si manifesta nella più recente versione 16.24.66 beta di App Google.
Nello specifico, la modalità di ricerca potenziata dall’IA ha iniziato a mostrare agli utenti tre suggerimenti di ricerca “personalizzati in base alla tua attività su Google” al posto dei tre suggerimenti “standard” mostrati in precedenza (via 9to5Google).
I prompt suggeriti si aggiornano ogni volta che l’utente accede alla AI Mode tramite l’app Google, il widget Ricerca o la scorciatoia implementata nella barra di ricerca sul Pixel Launcher; in linea di massima, sono realmente basati sulla cronologia e sulle attività di ricerca dell’utente.



La AI Mode è ufficialmente disponibile in India
La più grande novità di giornata sulla AI Mode è quella che riguarda l’uscita dai confini statunitensi, unico mercato in cui la funzionalità di ricerca potenziata dall’intelligenza artificiale è stata resa disponibile sin dall’annuncio di marzo.
Dopo il lancio su larga scala negli Stati Uniti avvenuto in seguito al Google I/O 2025 del mese scorso, da poche ore Google ha annunciato la disponibilità della AI Mode in India come esperimento di Search Labs in lingua inglese.
Le potenzialità sono le stesse anche sul mercato indiano
La versione della AI Mode disponibile per il mercato indiano è identica a quella disponibile sul mercato statunitense: è basata su una versione personalizzata del modello 2.5 di Gemini e mostra quali link sono stati utilizzati per rispondere alla domanda.
Dietro le quinte, sfrutta la tecnica di fan-out delle query che suddivide la domanda in sotto-argomenti per generare svariate richieste simultaneamente che le consentano di “esplorare il Web più a fondo che mai”.
Presto arriveranno le potenzialità di Google Lens
Dalla scorsa settimana, poi, la AI Mode è diventata più multimodale che mai grazie all’introduzione della nuova funzione Search Live che combina le potenzialità di Gemini Live con la ricerca, consentendo agli utenti di effettuare ricerche intrattenendo una conversazione con un vero e proprio chatbot.
A breve, saranno disponibili anche le potenzialità di Google Lens che consentono agli utenti di porre domande su ciò che vedono: sarà possibile scattare una foto e fare ricerche/porre domande su di essa o condividere lo schermo/il flusso della fotocamera per parlare in tempo reale con il chatbot.
Google conclude il comunicato stampa del lancio suggerendo che è tutto parte della visione a lungo termine che punta a rendere la ricerca e l’accesso alle informazioni ancora più semplici grazie all’intelligenza artificiale.
Mentre le AI Overviews sono già disponibili su vari mercati (inclusa l’Italia) la AI Mode va a espandere le potenzialità delle panoramiche con funzionalità di ragionamento, pensiero e multimodalità avanzate.
Non sappiamo ancora quando la AI Mode sarà disponibile in Italia ma, considerando che per adesso dalle parti di Mountain View sembrano privilegiare i mercati di lingua anglofona, è probabile che dovremo attendere ancora un bel po’.