In un’epoca in cui l’accesso immediato alle informazioni è considerato un diritto acquisito, sorprende scoprire che uno strumento come il QR code sulle etichette energetiche, pensato proprio per rendere più trasparente e consapevole il consumo, sia ancora largamente ignorato.
Secondo una recente indagine condotta da Altroconsumo, solo 1 italiano su 10 ha mai utilizzato il QR code per accedere a EPREL, il registro ufficiale dell’Unione Europea che raccoglie dati dettagliati su migliaia di prodotti elettronici ed elettrodomestici. Eppure, quell’etichetta colorata applicata su frigoriferi, lavatrici o televisori è una miniera di informazioni accessibile con una semplice scansione e direttamente dallo smartphone.
Dal 20 giugno 2025, anche smartphone e tablet dovranno esporre il QR code europeo, segnando un nuovo capitolo nell’evoluzione delle etichette energetiche. La piattaforma EPREL (European Product Registry for Energy Labelling) esiste dal 2019, è gratuita, pubblica e pensata per aiutare i cittadini a compiere scelte d’acquisto più consapevoli, valutando parametri come consumi, durata, rumorosità e disponibilità dei pezzi di ricambio.
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Cos’è EPREL e perché è così importante
EPREL è un registro digitale creato dalla Commissione Europea per raccogliere e rendere disponibili al pubblico tutte le schede tecniche dei prodotti soggetti a etichettatura energetica. Questo significa che per ogni frigorifero, lavastoviglie o condizionatore in commercio nell’UE, esiste una scheda facilmente accessibile con dati su consumi annui, costi di gestione, durata stimata e prestazioni. Il QR code stampato sull’etichetta energetica è il ponte diretto verso queste informazioni, consultabili da qualunque cittadino tramite smartphone.
L’obiettivo è assolutamente chiaro, ed è quello di stimolare un consumo più informato, efficiente e sostenibile. Eppure, come evidenzia la ricerca di Altroconsumo, c’è ancora poca consapevolezza; infatti appena il 13% degli italiani ha effettuato almeno una scansione. Una tendenza simile emerge anche negli altri Paesi UE coinvolti nell’indagine, a conferma che il problema è europeo, non solo italiano.
Le abitudini di acquisto: il prezzo vince sull’efficienza
L’indagine sottolinea come i consumatori siano sensibili all’efficienza energetica soprattutto per gli elettrodomestici, ma molto meno per dispositivi come smartphone o tablet. Nella fascia dell’elettronica di consumo, a prevalere sono il prezzo d’acquisto e la durata della garanzia, con la sostenibilità che resta sullo sfondo. È un comportamento coerente con le dinamiche del mercato, dove i tempi di decisione sono rapidi e i comparatori online orientano le scelte.
Il dato più interessante, però, è che la maggioranza degli utenti già si informa online prima di acquistare: il potenziale di EPREL c’è, ma serve una svolta comunicativa per farlo emergere. Ad oggi, i consumatori preferiscono affidarsi a recensioni e comparatori, ma ignorano uno strumento che offre informazioni ufficiali e verificate.
Una nuova piattaforma per rendere EPREL più intuitivo
Proprio per colmare questo divario tra potenziale e utilizzo reale, nasce il progetto EPREL Services, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea. L’obiettivo è duplice: da un lato, semplificare l’interfaccia del database rendendolo più user-friendly; dall’altro, lanciare campagne informative mirate per aumentare la visibilità del registro tra consumatori e rivenditori.
Tra le novità attese, una nuova piattaforma digitale che permetterà una consultazione rapida e chiara, anche per chi ha poca dimestichezza con i dati tecnici. A questo si affiancheranno strumenti pensati per stimare i costi a lungo termine e valutare le alternative tra acquisto, riparazione e riutilizzo.

