YouTube, la piattaforma di streaming più popolare al mondo, sta per cambiare il modo in cui vediamo la pubblicità. E, come già era stato accennato in diverse occasioni negli ultimi mesi, vuole farlo puntando sulle nostre emozioni.
A conferma di ciò, recentemente YouTube ha presentato un innovativo sistema di posizionamento degli annunci basato sull’intelligenza artificiale, denominato Peak Points: il sistema è progettato specificatamente per sfruttare i momenti di maggiore impatto emotivo all’interno dei video, creando così opportunità pubblicitarie strategicamente posizionate nel flusso dei contenuti.
Lo strumento, attraverso algoritmi avanzati, è infatti in grado di posizionare con precisione gli istanti in cui lo spettatore è emotivamente più coinvolto, determinando la finestra temporale perfetta per l’inserimento degli annunci con massima efficacia psicologica.
Insomma, se da una parte YouTube sostiene di lavorare per ridurre le interruzioni pubblicitarie mid-roll, rimane da vedere quanto aggressivo diventerà questo metodo di inserimento pubblicitario che, a ben guardare, si colloca in uno spazio che sfiora i limiti della distopia. In altri termini, la promessa di un’esperienza di visione migliorata potrebbe celare un sistema più invasivo di quello che siamo disposti ad accettare.
L’evoluzione della pubblicità online
Il riferimento alla distopia non è certo casuale, né originale. E a guardare indietro nel tempo, sembrano lontanissimi i tempi in cui, prima dello streaming on-demand e dei video virali, la pubblicità era prevalentemente veicolata tramite gli spot televisivi trasmessi in blocchi predeterminati durante i programmi, con tempistiche precise e durate conosciute. Gli spettatori sapevano esattamente quando sarebbero arrivati e quanto sarebbero durati, senza possibilità di interromperli.
Oggi lo scenario è radicalmente cambiato. Le funzionalità di pausa e ricerca hanno trasformato l’esperienza di visione, eliminando la fretta di completare le commissioni durante le pause pubblicitarie. Tuttavia, molti posizionamenti pubblicitari risultano ancora problematici, interrompendo momenti chiave o rovinando sequenze culminanti nei video. Ancora più evidente è il fatto che se un annuncio viene trasmesso nel momento sbagliato, rischia di non essere efficace nel suo scopo primario: vendere prodotti.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Traendo spunto da quanto sopra, possiamo ben comprendere come YouTube intenda superare questa imprevedibilità temporale garantendo che tutti ottengano il massimo dagli spot pubblicitari. Ed è proprio in questo scenario che si inserisce Peak Points, il sistema basato sull’intelligenza artificiale, che inserirà gli annunci immediatamente dopo i momenti di maggior impatto emotivo, offrendo così ai marketer la migliore opportunità per persuadere i consumatori del valore dei loro prodotti.
Tecnicamente, l’implementazione di Peak Points – basata sull’intelligenza artificiale di Gemini – non si concentra tanto sull’esperienza dello spettatore quanto sulla ricerca del momento di massimo impatto psicologico. YouTube vuole infatti offrire agli inserzionisti l’istante di maggiore vulnerabilità emotiva per condividere i loro materiali di marketing, evolvendo di fatto il targeting basato sulle emozioni a un nuovo livello, più sofisticato.
Durante la presentazione, YouTube ha mostrato un’animazione rappresentativa di come funzionerà il suo sistema: una proposta di matrimonio sulle piste da sci seguita immediatamente da una finestra di posizionamento pubblicitario consigliata dall’algoritmo.
Nella stessa presentazione, YouTube ha rivelato anche un altro formato pubblicitario più interattivo. Gli spettatori riceveranno un feed di prodotti acquistabili direttamente mentre l’annuncio correlato è ancora in corso, creando un’esperienza commerciale senza soluzione di continuità.
Se uniamo la potenzialità dei due nuovi formati pubblicitari – uno che colpisce nei momenti di maggiore vulnerabilità emotiva e l’altro che facilita l’acquisto istantaneo – l’impatto sul mercato promozionale potrebbe essere effettivamente innovativo, oltre che coerente con l’opportunità di esplorare nuove frontiere nella monetizzazione dei contenuti da parte di YouTube.
Rimane però ancora da comprendere come questa evoluzione influenzerà l’equilibrio tra esperienza utente e efficacia pubblicitaria, e soprattutto, quanto gli utenti saranno disposti a cedere la loro privacy emotiva in cambio di contenuti gratuiti.