Samsung si muove sul fronte cruciale dell’autonomia e dell’efficienza energetica, un tema caldissimo per chiunque viva in simbiosi con il proprio smartphone. Stando a recenti indiscrezioni, il colosso coreano è in procinto di implementare una nuova tecnologia per le batterie dei suoi futuri dispositivi. Una novità importante, che segna un’evoluzione, sebbene non sia forse la trasformazione radicale che una parte della community tech attendeva con maggiore fermento.

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Samsung pronta a “irrobustire” le batterie dei Galaxy: arriva la tecnologia SUS CAN, un passo avanti (in attesa della rivoluzione?)

Da tempo, infatti, i riflettori sono puntati sulla tecnologia delle batterie al silicio-carbonio, vista da molti come il prossimo grande salto qualitativo, in quanto permette una densità energetica superiore, traducendosi in batterie sensibilmente più capienti a parità di ingombro. Un vantaggio non da poco che abbiamo già visto concretizzarsi su dispositivi come il OnePlus 13T, capace di integrare un’unità da oltre 6.260 mAh nello stesso corpo di un Google Pixel 9, o su pieghevoli ultra-sottili come l’Oppo Find N5, che non sacrificano la capacità energetica.

Samsung, finora, ha percorso una strada differente, e questo ha significato, per esempio, batterie relativamente contenute per modelli come il nuovissimo Samsung Galaxy S25 Edge e una certa “stasi” per i suoi apprezzati pieghevoli rispetto alla concorrenza più aggressiva su questo specifico aspetto.

Il report di The Elec (rimbalzato in Rete tramite l’utente @Jukanlosreve su X) fa luce sui piani di Samsung: l’azienda si starebbe preparando ad adottare la tecnologia SUS CAN. Dietro questa sigla si cela l’utilizzo dell’acciaio inossidabile nella struttura della batteria. Quali sono le implicazioni concrete di questa scelta? Si tratta di un’innovazione che promette un apprezzabile miglioramento della densità energetica e un incremento nelle velocità di ricarica, due fronti su cui Samsung è chiamata a continuare il suo percorso di sviluppo.

Un altro aspetto di notevole rilevanza è la capacità di questa tecnologia di contrastare la tendenza al gonfiore delle batterie nel corso del tempo, un problema che in passato ha toccato alcuni dispositivi Samsung e che rappresenta una preoccupazione per la longevità e la sicurezza dei device.

È significativo notare come anche la concorrenza, sul versante della mela morsicata, con l’iPhone 16 Pro Max di Apple faccia già uso di questa tecnologia, il che suggerisce una convergenza verso soluzioni che bilanciano performance e affidabilità. Samsung, quindi, non starebbe implementando una tecnologia inedita in assoluto, ma una soluzione già testata e con benefici comprovati, che ora si appresta a fare il suo debutto nell’ecosistema Galaxy.

Quando vedremo questa novità sui Samsung Galaxy?

Resta, al momento, l’incognita sulle tempistiche precise: il report non chiarisce quando questa tecnologia SUS CAN verrà effettivamente integrata nei prodotti Samsung destinati al mercato. La speranza è, naturalmente, che ciò avvenga quanto prima.