Negli ultimi mesi si è parlato sempre più di dazi, ciò principalmente a causa della nuova politica avviata dagli Stati Uniti, con un clima di crescente preoccupazione tra le aziende che operano nel settore della tecnologia.
Le nuove strategie economiche statunitensi hanno ovviamente avuto degli effetti più o meno diretti sui più importanti colossi del mondo tecnologico, che per far fronte alle mutate condizioni di mercato e alla possibile imposizione di dazi sui loro prodotti hanno dovuto iniziare a valutare delle modifiche più o meno rilevanti, come ad esempio l’aumento dei prezzi dei prodotti, il trasferimento dei centri di produzione o l’accelerazione delle spedizioni.
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Samsung si tutela da eventuali brutte sorprese
Stando alle ultime notizie provenienti dalla Corea del Sud, anche Samsung avrebbe deciso di correre ai ripari e la soluzione scelta dall’azienda sarebbe quella di aumentare il volume di produzione della serie Samsung Galaxy S25.
Pare che per il mese di maggio Samsung miri a realizzare 800.000 modelli in più della serie Samsung Galaxy S25 rispetto a quelli che erano i progetti iniziali, così da poter importare negli Stati Uniti più smartphone prima dell’eventuale introduzione di dazi sui suoi prodotti (che, è bene precisare, allo stato attuale non ci sono).
Alla fine dello scorso mese Samsung avrebbe comunicato ai suoi fornitori di componenti che a maggio avrebbe prodotto un totale di 16,2 milioni di unità tra smartphone e tablet.
Di tali device, soltanto 400.000 sarebbero tablet mentre per quanto riguarda gli smartphone 3,3 milioni di modelli dovrebbero appartenere alla serie Samsung Galaxy S25 (1,3 milioni di unità della versione base, 500.000 unità della variante Plus e 1,5 milioni di unità del modello Ultra).
Lo scorso mese il governo USA ha dichiarato che gli smartphone e i computer prodotti in Corea del Sud erano esenti dai dazi doganali ma, data l’incertezza della situazione attuale, Samsung probabilmente preferisce prevenire eventuali brutte sorprese.