Nel panorama non proprio dinamico dell’innovazione mobile, Samsung continua a tracciare nuove traiettorie nel design degli smartphone e lo fa, come spesso accade, con un occhio al futuro e l’altro alla praticità d’uso quotidiana. Stavolta, al centro delle attenzioni c’è un brevetto piuttosto interessante, recentemente scovato da DomoAI in collaborazione con il noto tipster @xleaks7; i disegni tecnici mostrano infatti quello che potrebbe essere il primo smartphone arrotolabile in verticale della casa sudcoreana.

Una direzione decisamente audace, che sembra allontanarsi dai tradizionali pieghevoli e dagli arrotolabili orizzontali già visti (o quantomeno immaginati) da altri produttori, per abbracciare un’idea nuova: un telefono compatto che si espande in altezza, offrendo un’esperienza d’uso diversa, forse più coerente con il modo in cui oggi consumiamo contenuti, leggiamo e interagiamo con le app.

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Samsung pensa ad uno smartphone arrotolabile verticale con IA integrata

Dalle immagini contenute nel brevetto si vede una scocca più spessa della media, probabilmente per ospitare il meccanismo di scorrimento del display, con cornici ridotte e un bordo leggermente più marcato sul frontale; il retro mostra un layout a doppia fotocamera, simile a quello del Galaxy Z Flip6, a suggerire una certa continuità stilistica con i modelli foldable già in commercio.

Tuttavia, ciò che più colpisce è il fattore di forma: a differenza dei rollable tradizionali che si estendono lateralmente, questo nuovo dispositivo punterebbe su un’espansione verticale, un’idea che (se ben implementata) potrebbe risultare più naturale e funzionale per attività come la lettura, la navigazione web, la fruizione dei social o persino il multitasking verticale.

Inoltre, secondo quanto riportato, Samsung non si limiterebbe all’aspetto hardware, l’azienda vorrebbe integrare nel dispositivo anche funzionalità avanzate di intelligenza artificiale, progettate per sfruttare appieno lo schermo adattivo.

Tanto per fare qualche esempio concreto: la traduzione in tempo reale potrebbe avvenire in modalità split-view, con due lingue visualizzate simultaneamente mentre lo schermo si estende automaticamente per fare spazio; oppure, durante la lettura di un articolo particolarmente lungo, l’IA potrebbe riassumerne il contenuto, mentre il pannello si espande per mostrarne più porzioni senza dover continuamente scorrere.

E ancora, attività come la modifica delle foto o la scrittura di documenti lunghi potrebbero beneficiare di uno spazio più ampio solo quando necessario, riducendo l’ingombro quando lo schermo è parzialmente arrotolato; in questo senso, la flessibilità non sarebbe più solo una trovata estetica o tecnologica, ma diventerebbe finalmente funzionale, integrata nell’esperienza quotidiana in modo fluido e intelligente.

Come sempre quando si parla di brevetti, per quanto intriganti, è bene mantenere un certo grado di scetticismo, non è detto che questi dispositivi vedranno mai la luce, o che lo faranno nella forma esatta che possiamo ipotizzare oggi; tuttavia, la direzione tracciata è chiara: Samsung vuole portare l’esperienza utente su un nuovo piano, dove hardware flessibile e software intelligente dialogano tra loro per offrire un utilizzo più naturale, fluido e produttivo.

Insomma, se il pieghevole ha segnato l’inizio della nuova era mobile, il rollable (soprattutto se verticale e arricchito dall’IA) potrebbe rappresentarne l’evoluzione naturale; e chissà che proprio Samsung, ancora una volta, non sia la prima a scrivere questo nuovo capitolo.