Già da qualche tempo ormai siamo fin troppo abituati a sentir parlare di intelligenza artificiale, questa nuova tipologia di strumenti è ormai tutto intorno a noi e sono diversi gli utenti che vi si affidano per svolgere i compiti più disparati. Tra le varie opzioni disponibili figura anche Google Gemini, il chatbot IA del colosso di Mountain View che riceve costantemente migliorie di vario genere.
Negli ultimi tempi per esempio il team di sviluppo ha iniziato i lavori per far diventare freemium (almeno in parte) la versione Advanced, ma ha anche inserito Google Calendar nel pannello laterale Gemini di Gmail, abbiamo inoltre visto come Google Assistant migliorerà grazie al chatbot IA dell’azienda, o come a breve lo strumento potrebbe permettere di porre più domande su un video YouTube.
Nelle ultime ore, sembra che Gemini abbia ricevuto una novità volta a semplificare il lavoro di tutti coloro che hanno a che fare con la scrittura di codici.
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Gemini permette ora il caricamento di cartelle di codice per l’analisi
Ci sono diversi compiti che i vari chatbot IA in circolazione possono eseguire, dalla scrittura di testi, alla creazione di immagini fino alla generazione o al controllo di codice; proprio quest’ultima operazione può semplificare notevolmente la vita lavorativa dei programmatori che possono dare in pasto all’intelligenza artificiale quanto da loro scritto per rilevare eventuali errori e ottenere suggerimenti su come correggerli.
Anche Google Gemini permette di svolgere questo tipo di operazione, tuttavia, per quanto la condivisione di file con lo strumento sia stata recentemente semplificata, finora gli utenti potevano caricare solo un file per volta, circostanza poco utile nel caso in cui si voglia far analizzare al chatbot del codice informatico, spesso suddiviso in varie cartelle.
Nelle ultime ore, sembra che diversi utenti Gemini Advanced stiano ricevendo la possibilità di caricare cartelle di codice nella versione web del chatbot IA, come potete notare dall’immagine qui sotto.
Allo stato attuale il chatbot IA di Google permette agli utenti di caricare una cartella per chat, con un massimo di 1.000 file per cartella e un limite di dimensione totale di 100 MB. Una volta caricata la cartella, Gemini analizzerà i file in essa contenuti e gli utenti potranno porre tutta una serie di domande inerenti al codice caricato.
Come già detto la novità in questione sembra essere in fase di distribuzione graduale, non tutti gli utenti Gemini Advanced infatti sono al momento in grado di utilizzarla, inoltre non è chiaro se rimarrà una prerogativa della versione in abbonamento o se in un prossimo futuro possa essere estesa a tutti gli utilizzatori.
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