A causa del ban commerciale inflitto dalle autorità statunitensi, Huawei ha dovuto cambiare strategia e ciò non riguarda soltanto la parte hardware dei suoi device ma anche quella software e il colosso cinese ha quindi deciso di puntare tutto su HarmonyOS.

E così, dopo una fase iniziale ovviamente difficile, Huawei ha continuato a realizzare nuovi dispositivi e a lavorare al miglioramento di HarmonyOS, provando a garantire agli utenti un’esperienza appagante che possa essere paragonata a quella di Android.

Da questo specifico punto di vista, il colosso cinese ha provato a spingere sempre più sviluppatori a dare fiducia alla sua piattaforma, anche perchè il successo di un sistema operativo mobile dipende in gran parte dalla disponibilità di un sufficiente quantitativo di app e dalla loro qualità.

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Un importante traguardo raggiunto da Huawei con HarmonyOS Next

In estate un passo ulteriore è stato compiuto con il lancio di HarmonyOS Next e nelle scorse ore Huawei ha annunciato che la nuova piattaforma supporta ora 10.000 applicazioni e servizi meta, capaci di garantire il 99,9% delle “esigenze di tempo di utilizzo dei consumatori”.

Si tratta di un risultato in un certo senso “obbligatorio” per il colosso cinese, in quanto c’è da ricordare che HarmonyOS NEXT ha ufficialmente abbandonato il supporto per il sideload delle app Android e questo significa che gli utenti potranno fare affidamento solo sulle app dedicate alla piattaforma di Huawei.

Resta da capire quale sarà l’impatto che avrà sugli utenti l’impossibilità di usare le applicazioni Android anche se, secondo il produttore, la quasi totalità delle loro esigenze dovrebbe essere soddisfatta dalle app disponibili per la piattaforma.

Ad ogni modo, c’è da riconoscere a Huawei il merito di non essersi abbattuta per un “inconveniente” (ossia il ban USA e le relative conseguenze) che avrebbe letteralmente spazzato via la maggior parte delle aziende della concorrenza.