Google Photos continua a rinnovarsi e, come era lecito attendersi, lo fa strizzando l’occhio all’intelligenza artificiale. Ask Photos, il chatbot di Gemini che consente di effettuare ricerche specifiche e colloquiali sulle foto, è infatti entrato in fase di early access per alcuni utenti negli Stati Uniti, con una novità che va ad aggiungersi alla ricerca migliorata per le query più descrittive di Google Photos, disponibile invece per tutti gli utenti di lingua inglese.
Stando a quanto informa Google, la ricerca migliorata in Photos permette di utilizzare query più descrittive al fine di giungere a risultati ancora più efficaci. Ad esempio, se prima era possibile cercare un termine più generico come “lago”, ora si può inserire “kayak su un lago circondato da montagne” per trovare la foto di proprio interesse. Oppure, invece di cercare semplicemente una foto della propria amica, si può scegliere di ricercare una foto che ci ritrae in compagnia della stessa amica, mentre entrambi ridiamo.
Evidentemente, l’idea alla base delle novità AI di Google Photos è quella di rendere più facile restringere il campo di ricerca man mano che le librerie di foto su cloud crescono. Il tutto, peraltro, usando un linguaggio naturale, avviando un colloquio interattivo con Ask Photos, il chatbot di Google Photos, al fine di individuare prontamente il contenuto più coerente sulla propria libreria multimediale.
L’intelligenza artificiale darà uno sguardo alle nostre foto
Per illustrare in modo ancora più specifico quali sono le possibili applicazioni a beneficio degli utenti, Google ha fornito ulteriori esempi di query come “Mostrami la foto migliore di ogni parco nazionale che ho visitato”, con cui vengono utilizzati i dati di localizzazione per esaminare le foto dei parchi, oltre a un giudizio robotico soggettivo per determinare la preferita. Altri esempi forniti dall’azienda sono: “Cosa abbiamo mangiato all’hotel di Stanley?” e “Dove abbiamo campeggiato l’ultima volta che siamo andati nello Yosemite?”.
Naturalmente, come avviene con altre funzioni di chatbot, anche con Ask Photos è possibile avviare un dialogo attivo: pertanto, se il chatbot non dovesse riuscire a soddisfare le nostre esigenze la prima volta, è pur sempre possibile chiedergli di modificare i parametri e fare un altro tentativo.
Infine, ricordiamo che Google afferma che i dati di Photos non saranno mai utilizzati per finalità promozionali e che anche se gli esseri umani possono esaminare le query, le stesse saranno pur sempre non riconducibili al proprio account Google.
Come anticipavamo in apertura di articolo, per il momento il nuovo chatbot è disponibile in early access per alcuni utenti degli Stati Uniti. Non è invece ancora dato sapere quando verrà introdotto in Italia.