L’intelligenza artificiale generativa di Meta AI sta arrivando in Italia: ad annunciarlo proprio in queste ore una notifica per gli utenti Facebook che spiega gli aggiornamenti all’informativa sulla privacy e il metodo di raccolta dei dati per il miglioramento dell’IA. Vediamo quali sono i cambiamenti ed eventualmente come fare a negare l’utilizzo dei dati.
Meta AI sta arrivando in Italia e vuole i nostri dati
Aprendo Facebook, in queste ore potreste notare una notifica relativa all’arrivo di Meta AI: “Abbiamo in serbo nuove funzioni IA per te” si può leggere all’interno. “Scopri come utilizziamo le tue informazioni“. A quanto pare Meta è pronta a espandere la sua intelligenza artificiale nei servizi Meta anche in Italia: questo dovrebbe dunque comprendere non solo Facebook, ma anche Instagram ed eventualmente WhatsApp.
“L’IA di Meta consente alle persone di risolvere problemi complessi, aumentare l’immaginazione e creare come mai prima“, possiamo leggere nella pagina dedicata del centro sulla privacy di Facebook. “Dalle risposte in tempo reale in chat all’organizzazione e pianificazione della prossima vacanza, passando per nuove modalità di espressione, AI di Meta aiuta le persone a migliorare le attività, le esperienze e i momenti della vita di tutti i giorni“.
Come forse saprete, l’IA generativa non si poggia su un “semplice” database o su una raccolta statica di informazioni, ma è costituita da modelli informatici addestrati sulla base di miliardi di informazioni provenienti da diverse tipologie di dati, come testi, immagini e audio. L’IA può studiare e analizzare contenuti per apprendere e di conseguenza migliorarsi, e quale miglior modo di darle “in pasto” i dati dei principali social? La compagnia vuole utilizzare ciò che viene condiviso nei prodotti e nei servizi Meta come post, fotografie e relative didascalie per addestrare la sua IA, anche se ci tiene a far sapere che non verranno utilizzati i contenuti dei messaggi privati.
Per quanto riguarda i dati personali, Meta fa sapere che durante la raccolta di informazioni potrebbe essere incluso il nome dell’autore e le sue informazioni di contatto; tuttavia, “quando riceviamo informazioni personali all’interno dei dati pubblici o concessi in licenza che utilizziamo per addestrare i nostri modelli” spiega l’azienda, “non colleghiamo questi dati in modo specifico a nessun account Meta“.
Come negare l’uso dei dati da parte dell’IA di Meta
Se non volete che Meta utilizzi le vostre informazioni per l’addestramento di Meta AI, sappiate che avete a disposizione il Right to object: cliccando sul relativo link all’interno della notifica (o seguendo questo) venite rimandati alla pagina “Contesta l’uso delle tue informazioni per l’IA di Meta”, dove potete compilare un form per negare l’autorizzazione. “Hai il diritto di opporti all’utilizzo da parte di Meta delle informazioni che hai condiviso sui nostri Prodotti e servizi per sviluppare e migliorare l’intelligenza artificiale su Meta“, si legge al suo interno. “Invia questo modulo per esercitare tale diritto“.
All’interno della pagina possiamo anche leggere che a quanto pare la richiesta non viene accolta in modo automatico: “Controlliamo le richieste relative alle obiezioni in conformità con le leggi pertinenti sulla protezione dei dati. Se la tua richiesta è accolta viene applicata da quel momento in poi“. Negare l’accesso ai dati e alle informazioni in questo modo potrebbe non essere sufficiente per bloccarne a 360 gradi l’utilizzo da parte di Meta AI: l’intelligenza artificiale potrebbe comunque trattare informazioni nel caso di una nostra apparizione in un’immagine condivisa da altri utenti o di menzione in post e didascalie di utenti che non hanno negato lo sfruttamento dei dati.
Le novità entreranno in vigore il 26 giugno 2024. Per maggiori informazioni sul trattamento dei dati da parte dell’IA di Facebook e Meta in generale potete seguire questo link. Qui potete invece consultare l’informativa sulla privacy completa.