Lo smartphone è diventato ormai un oggetto al quale affidiamo gran parte delle nostre informazioni. Dalle foto di famiglia alle informazioni bancarie per pagare i nostri acquisti senza dover utilizzare contanti o carte di credito, dalle informazioni sulla salute alle conversazioni private con amici e parenti.
Tutte cose che ci semplificano la vita ma che, purtroppo, fanno sempre più gola ai malintenzionati che per svariati motivi sono pronti a rubarci lo smartphone. Google, da sempre attenta alla sicurezza dei dati personali, sta preparando una nuova serie di funzioni che mirano a rendere più sicuri i dati e meno appetibili i nostri smartphone. Alcune novità saranno rilasciate con Android 15, altre invece saranno disponibili anche per gli smartphone con sistemi operativi più datati, grazie a un aggiornamento dei Google Play Services.
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Prevenire il furto
Alcune novità sono state pensate per rendere meno “conveniente” il furto di uno smartphone, con una serie di protezioni pensate per rendere molto difficile la vita dei ladri. In molti casi il furto avviene a scopo di rivendita: il malintenzionato si limita infatti a effettuare un ripristino completo del sistema per rivendere lo smartphone e incassare rapidamente il denaro.
Google prova a rendere più difficile questa operazione con un aggiornamento della protezione contro il ripristino di fabbrica. Anche se il ladro riuscire a resettare lo smartphone, non sarebbe più in grado di eseguire la nuova configurazione senza conoscere le credenziali dell’account Google precedente. Mossa furba che di fatto trasforma lo smartphone in un soprammobile, difficilmente rivendibile.
Spazio Privato, la nuova funzione lanciata con Android 15 Beta 2, permette di tenere al sicuro le informazioni più sensibili, con un PIN diverso da quello del telefono (è comunque possibile utilizzare l’autenticazione biometrica). In questo modo le applicazioni bancarie e quelle contenenti informazioni sulla salute, ma anche eventuali documenti di lavoro, resteranno nascosti e non visibili a chi dovesse rubare lo smartphone.
Per disattivare Trova il mio dispositivo serve ora l’autenticazione tramite PIN, password o autenticazione biometrica, impedendo così la disattivazione della funzione che renderebbe impossibile il tracking online del dispositivo rubato. Infine la modifica di alcune informazioni importanti, come il PIN di accesso, le passkey e la protezione contro i furti, potranno essere modificati solo dopo aver eseguito l’autenticazione biometrica.
Le prime due novità arriveranno in autunno con il rilascio di Android 15, i miglioramenti alla sicurezza invece saranno rilasciati nel corso dell’anno tramite Play Services.
Protezione nel momento del furto
Google ha pensato anche al momento del furto, quando magari lo smartphone viene strappato di mano in mezzo alla confusione, lasciandoci poco tempo per reagire. Le nuove funzioni, che saranno rilasciate grazie a un aggiornamento dei Play Service, provano a intervenire per evitare guai.
La funzione Theft Detection Lock sarà in grado, grazie all’onnipresente intelligenza artificiale, di riconoscere i tipici movimenti del furto, bloccando immediatamente lo schermo per impedire un facile accesso ai vostri dati. Con Offline Device Lock invece, il dispositivo viene bloccato quando resta a lungo in modalità offline.
Lo stesso accade quando viene rilevato un numero eccessivo di tentativi di sblocco non andati a buon fine, segno che qualcuno sta cercando di indovinare il PIN o il gesto per lo sblocco dello schermo.
Blocco dopo il furto
Nella malaugurata ipotesi in cui non riusciste a sventare il furto, o anche nel caso in cui doveste aver smarrito lo smartphone, Google offre ulteriori funzioni per proteggere quanto meno i vostri dati personali. La funzione Trova il mio dispositivo richiede ovviamente la password del proprio account Google, ma può accadere che lo stress e l’agitazione per il furto subito rendano difficile ricordare le credenziali di accesso.
Con la nuova funzione Remote Lock, in arrivo su tutti i dispositivi con Android 10 o superiore tramite un aggiornamento dei Play Services, sarà possibile bloccare lo Samsung semplicemente con il numero di telefono, rispondendo a una semplice domanda di sicurezza, utilizzando un dispositivo qualsiasi. In questo modo guadagnerete del tempo per ritrovare le credenziali di accesso e usarle per provare a ritrovare il dispositivo o a inviare un comando che provochi la cancellazione completa del contenuto dello smartphone.