Con il rilascio del Pixel Feature Drop di gennaio avvenuto nelle scorse ore, Google ha implementato la possibilità di rilevare la temperatura corporea grazie al sensore posto nella parte posteriore di Pixel 8 Pro, anche se per adesso soltanto negli Stati Uniti. Per l’occasione il team di Mountain View, tramite un post sul suo blog, ha voluto spiegarci come ha realizzato tale sensore e il percorso che ha dovuto seguire per ricevere l’approvazione.
Al momento del lancio avvenuto lo scorso ottobre, il sensore posto nella camera bar di Google Pixel 8 Pro veniva utilizzato esclusivamente per rilevare la temperatura di oggetti fisici. L’ultimo aggiornamento delle funzionalità per gli smartphone Pixel ha sbloccato la possibilità di utilizzare il sensore anche per rilevare la temperatura corporea anche se, come già detto, questa funzione è al momento esclusiva degli Stati Uniti.
Poiché i termometri sono dispositivi medici regolamentati, per poter utilizzare il sensore di Google Pixel 8 Pro a tale scopo è necessario ricevere l’autorizzazione dagli enti regolatori dei vari Paesi. La FDA statunitense ha dato il via libera, mentre per poter misurare la temperatura corporea col nostro smartphone in Italia dovremo attendere l’autorizzazione degli enti regolatori europei.
Per ottenere questa certificazione, il team di Google ha dovuto sottoporre la funzione a test rigorosi e a revisioni approfondite. Come parte del processo è stato necessario effettuare lo studio su un gran numero di partecipanti, arrivando così ad un prodotto finale che si distingue per la sua facilità d’uso, utilizzabile anche in assenza di connessione ad internet e in qualunque circostanza.
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Come funziona il termometro di Google Pixel 8 Pro
A spiegarci la progettazione dietro il termometro di Google Pixel 8 Pro ci pensa Jim Taylor, un ricercatore di Google Health e pediatra. È lui una delle menti dietro il sensore dello smartphone, in grado di scansionare rapidamente la fronte di una persona e misurarne la temperatura corporea.
Il termometro di Google Pixel 8 Pro altro non è che un dispositivo miniaturizzato che include un sensore a infrarossi, che nei test prima del lancio è stato in grado di calcolare la temperatura corporea nell’intervallo tra 36,1°C e 40°C, con uno scarto di 0,3°C rispetto ad un normale termometro approvato dalla FDA.
Il corpo umano emette infatti delle radiazioni infrarosse, ossia calore, che il sensore posto accanto alla fotocamera posteriore dello smartphone è in grado di rilevare con una precisione pari a quella di un normale termometro. Per farlo scansiona l’arteria temporale grazie ad un campo visivo di oltre 130°, risultando così anche più semplice da utilizzare rispetto ad altri dispositivi che necessitano di essere puntati esattamente al centro della fronte.
Una volta scansionata l’arteria temporale, i dati del sensore infrarosso vengono passati ad un algoritmo per calcolare la temperatura, che viene poi visualizzata sul display di Google Pixel 8 Pro tramite l’apposita applicazione. Per evitare inoltre la diffusione di germi, il team di sviluppo ha fatto in modo di sviluppare la funzione evitando che lo smartphone venisse poggiato direttamente sulla fronte del soggetto, facendo sì che bastassero circa 5 cm di distanza per poter calcolare correttamente la temperatura.
Per arrivare a questa soluzione si è deciso di utilizzare il sensore LDAF (autofocus a rilevamento laser) per rilevare se il telefono è abbastanza vicino alla fronte della persona interessata, prima di scansionare l’arteria temporale e analizzare i dati. Grazie a questo sensore, Google Pixel 8 Pro è in grado di rilevare se è nella posizione più corretta per eseguire il rilevamento, ma se ciò non bastasse l’app Termometro è dotata anche di feedback tattili e istruzioni audio per guidare gli utenti a scorrere il telefono lungo la fronte per un corretto utilizzo.
Il team di Google, spiega il post sul blog, si reputa orgoglioso dell’accuratezza del prodotto e della sua facilità di utilizzo, dato che tutti al giorno d’oggi abbiamo sempre lo smartphone tra le mani in ogni momento della giornata.