Nel prossimo futuro potremmo vedere la fine delle offerte soprannominate Operator Attack, solitamente riservate solo ai clienti di alcuni specifici operatori che vogliono mantenere il proprio numero di telefono. La Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato ha infatti approvato un emendamento che mira a porre fine a queste offerte.

L’idea è partita dall’Antitrust, che aveva proposto al Governo italiano di vietare questo tipo di offerte per promuovere la non discriminazione tra i fornitori di servizi di telefonia mobile. Le offerte Operator Attack, infatti, sono commercializzate al di fuori delle offerte base degli operatori e sono rivolte a coloro che hanno un contratto con un operatore minore, prevalentemente virtuale o da poco entrato nel mercato mobile, per invogliarli a passare ad un altro fornitore mantenendo il proprio numero di telefono.

Questa norma mira a prevenire una progressiva riduzione della concorrenza nel settore della telefonia mobile ed è attualmente in fase di esame: la Commissione del Senato ha approvato un emendamento al cosiddetto DDL Concorrenza lo scorso 24 ottobre, seguendo proprio i consigli dell’Antitrust, per porre fine a questo tipo di offerte telefoniche.

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Le ragioni dell’Antitrust per vietare le offerte Operator Attack

La proposta dell’Antitrust è arrivata dopo aver ricevuto segnalazioni negli ultimi anni di offerte particolarmente aggressive, praticate dai principali operatori telefonici italiani verso clienti provenienti da operatori minori o da poco entrati sul mercato. Queste offerte offrono prezzi più bassi o una maggiore quantità di dati, ma solo se si effettua il passaggio da uno specifico operatore o se si riceve apposita comunicazione.

Questa pratica potrebbe portare ad un uso improprio delle informazioni sulla portabilità dei numeri raccolte nel database per fini prettamente operativi e può avere un impatto negativo sulla concorrenza nel settore della telefonia mobile, ostacolando lo sviluppo di nuovi operatori telefonici, che farebbero fatica a ritagliarsi una fetta di mercato.

In ogni caso, l’emendamento al DDL Concorrenza è stato approvato solo in Commissione e, prima di diventare legge a tutti gli effetti, dovrà essere approvato prima dal Senato e poi dalla Camera. Durante l’iter legislativo potrebbero verificarsi delle modifiche relative al testo sulle offerte Operator Attack, dunque dovremo aspettare qualche settimana prima di saperne di più.

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