La tecnologia indossabile sta diventando sempre più diffusa e apprezzata dalle persone. Questi dispositivi sono in grado non solo di mostrare le notifiche dello smartphone, rispondere ai messaggi ed effettuare chiamate, ma anche di monitorare parametri vitali come il battito cardiaco, la qualità del sonno e l’attività fisica.
Proprio queste funzionalità stanno attirando l’interesse della comunità scientifica, che sta esplorando il possibile utilizzo degli smartwatch per studiare e monitorare la salute mentale.
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Lo smartwatch può aiutare a monitorare la salute mentale? Samsung e il Massachussets General Hospital stanno conducendo uno studio
È stato stimato che circa una persona su otto soffre di disturbi legati alla salute mentale, un problema diffuso che spesso non viene affrontato adeguatamente. Comprendere i fattori che influenzano il benessere mentale è quindi di fondamentale importanza. Ed è proprio su questo aspetto che si sta concentrando una nuova ricerca condotta da Samsung in collaborazione con il Massachussets General Hospital.
L’obiettivo è quello di utilizzare i Samsung Galaxy Watch per raccogliere dati che possano gettare luce su come le attività quotidiane influenzano la salute mentale. I Galaxy Watch sono dotati di sensori in grado di monitorare parametri come la frequenza cardiaca, l’attività elettrica del cuore, il movimento, il sonno e la respirazione. Grazie a queste funzionalità, i ricercatori potranno ottenere informazioni preziose per capire quali fattori scatenano particolari condizioni di salute mentale.
Uno degli interrogativi a cui si cercherà di rispondere è se l’esercizio fisico e una buona frequenza cardiaca possano migliorare il benessere mentale. Raccogliendo ed elaborando questi dati su larga scala, i ricercatori sperano di individuare strategie efficaci per prevenire e curare i disturbi mentali, che affliggono un numero sempre più crescente di persone in tutto il mondo.
La collaborazione tra colossi tecnologici e istituzioni mediche sta diventando sempre più stretta, con reciproci vantaggi. Da un lato, gli ospedali e i centri di ricerca possono beneficiare delle sofisticate tecnologie di monitoraggio e delle enormi quantità di dati generati dagli utenti; dall’altro, le aziende tecnologiche possono validare scientificamente le funzionalità di salute dei propri dispositivi, oltre a contribuire al progresso medico.
Già in passato Samsung aveva condotto ricerche sulla salute mentale basate sui dati rilevati dagli smartwatch, e in occasione della Giornata mondiale del sonno aveva espresso la volontà di migliorare il sonno delle persone con l’introduzione della funzionalità Sleep Coaching. L’ultima iniziativa con il Massachussets General Hospital sembra quindi proseguire in questa promettente direzione.
Nonostante il potenziale, l’utilizzo della tecnologia per il monitoraggio della salute mentale solleva anche preoccupazioni sulla privacy degli utenti. I ricercatori affermano che verranno raccolti solo dati in forma anonima, ma sarà comunque fondamentale trovare il giusto equilibrio tra innovazione e tutela della privacy.
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