Le principali innovazioni tecnologiche trovano spesso la loro prima applicazione sugli smartphone top di gamma, giustificando di fatto i loro alti prezzi.
Tuttavia, ci sono crescenti indizi che suggeriscono che le prossime generazioni di questi dispositivi vedranno un sensibile aumento dei prezzi. Fattori come le pressioni inflazionistiche e gli avanzamenti hardware giocano un ruolo determinante in questa tendenza al rialzo che potrebbero accentuare il loro effetto il prossimo anno.

A lanciare “l’allarme” è l’insider Yogesh Brar riflettendo che i dispositivi delle serie Google Pixel 8, iPhone 15, Samsung Galaxy S24 e Xiaomi 14 potrebbero subire un sensibile aumento di prezzo compreso tra 50 e 200 dollari, a seconda dei modelli specifici.

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Cosa causerà l’aumento dei prezzi?

A provocare il maggior incremento, oltre ovviamente all’inflazione, sarà la produzione di Chip dove tutti gli indicatori prospettano costi di produzione (e quindi di vendita) in salita, facciamo qualche esempio.

È ormai assodato (da diverse fonti) che il chipset Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm è atteso con un prezzo di listino significativamente più alto, un fattore che influenzerà sicuramente i prezzi delle varianti Snapdragon delle serie Samsung Galaxy S24 e Xiaomi 14 che per nomea e importanza non potranno arrivare sul mercato col processore precedente (cosa che capiterà con altri brand invece).

Spostandoci sugli iPhone 15, il chip A17 Bionic, un telaio in titanio e una fotocamera periscopica sul modello Pro Max potrebbero spingere i prezzi molto in alto. E dato il noto approccio di Apple in termini di margine di profitto, è poco probabile che vedremo riduzioni, basta guardare ai prezzi degli iPhone 14 cresciuti vertiginosamente rispetto ai precedenti modelli.

In casa Google gli aumenti di prezzo sono stati finora scongiurati ma Google Pixel 8 vedrà il nuovo chipset Tensor G3, una frequenza di aggiornamento del display migliorata sul modello base e probabilmente nuovi sensori fotografici. Difficile pensare che la casa di Mountain View possa praticare gli stessi prezzi (anche se la speranza è l’ultima a morire).

D’altro canto chi probabilmente proverà di calmierare questi aumenti sarà Samsung con l’opzione Exynos 2400 che, producendoli in casa, diventa un’opzione obbligata per contenere maggiormente i costi rispetto ad adottare di nuovo globalmente un processore a marchio Qualcomm (che comunque sarà realizzato per gli USA).

Nonostante l’attenzione sia sugli smartphone di punta, è probabile che anche i dispositivi di fascia media e economica vedranno aumenti, seppur in misura minore. Insomma, se siete in procinto di cambiare smartphone la prossima Festa delle offerte Prime di Amazon, il Black Friday e il Cyber Monday potrebbero essere delle ghiotte occasioni.