Torniamo a parlarvi di un tentativo di truffa ai danni degli utenti, è passato qualche mese dall’ultima volta che vi abbiamo parlato di tentativi di phishing, in quell’occasione il protagonista era il Green Pass, oggi invece torna alla ribalta uno dei cavalli di battaglia dei truffatori, l’istituto bancario. Negli ultimi giorni infatti, aumentano sempre più le segnalazioni di utenti che ricevono SMS dal contenuto preoccupante, apparentemente provenienti dal Gruppo BPER.

Nuova truffa via SMS ai danni degli utenti

Conosciamo ormai bene tutti la pratica del phishing, ovvero quella tipologia di attacco informatico il cui scopo è impadronirsi delle credenziali di accesso degli utenti a vari servizi; come detto in apertura sta circolando un SMS apparentemente proveniente dal Gruppo BPER, il cui testo recita quanto segue:

ATTENZIONE! La sua App BPER risulta attiva ad un nuovo dispositivo in Tirana, se non è lei lo blocchi seguendo il portale: https:**************

I più smaliziati tra voi, qualora dovessero ricevere l’SMS in questione, si accorgerebbero subito che si tratta di un tentativo di truffa, uno dei tanti a cui ormai siamo abituati; ciò nonostante non tutti hanno le conoscenze per annusare la truffa e, vedendo il messaggio provenire dal proprio istituto bancario, potrebbero preoccuparsi e cliccare in fretta e furia sul link proposto.

Il Gruppo BPER è ovviamente estraneo alla vicenda, nonché vittima insieme agli utenti che hanno ricevuto l’SMS in questione. Ad ogni modo, qualora ve ne fosse bisogno, è bene ribadire che nessun istituto bancario vi manderà mai un messaggio simile a questo, né vi chiederà di fornire le vostre credenziali bancarie per telefono o per email; cliccando sui link solitamente proposti con queste truffe si viene indirizzati a falsi siti, simili in tutto e per tutto agli originali, in modo tale da rassicurare l’utente ormai caduto in trappola.

Qualora riceviate SMS o email del genere diffidate, se poi la preoccupazione è troppo alta, prima di procedere con quanto suggerito dal messaggio provvedete a contattare il vostro istituto bancario per chiedere delucidazioni, nove volte su dieci verrete messi in guardia anche da loro.

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