Anche per Samsung sembra essere arrivato il momento di fare i conti con l’aumento dei prezzi delle materie prime, la guerra in ucraina e la pandemia. Secondo quanto riportato dalla testata coreana The Elec, la società avrebbe qualcosa come 50 milioni di smartphone invenduti presso uno sei suoi distributori, in gran parte della serie Samsung Galaxy A.

50 milioni di smartphone invenduti segnerebbero un crollo imprevisto della domanda per Samsung

Le fonti vicine a The Elec hanno affermato che Samsung puntava a spedire circa 270 milioni di unità quest’anno, quindi i presunti 50 milioni di smartphone invenduti rappresenterebbero il 18% in meno, un dato che se fosse reale indicherebbe un crollo della domanda di smartphone Samsung.

La società avrebbe prodotto circa 20 milioni di smartphone al mese da gennaio a febbraio, ma la produzione sarebbe scesa a 10 milioni di unità a maggio, vista l’abbondanza di dispositivi nei magazzini.

Durante il quarto trimestre dello scorso anno Samsung aveva fissato un obiettivo di produzione annuale particolarmente audace che prevedeva circa 334 milioni di unità per il 2022 che si traducono in circa 300 milioni di unità spedite.

Purtroppo la domanda di smartphone quest’anno è stata inferiore al previsto a causa di molteplici fattori, tra cui il lockdown in Cina, l’invasione russa dell’Ucraina, la carenza di chip e l’aumento dei prezzi delle materie prime.

Secondo quanto riportato gli ordini di componenti di Samsung presso i suoi fornitori sarebbero scesi tra il 30% e il 70% da aprile a maggio, a causa del crollo della domanda.

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