Arrivano buone notizie per coloro che si ritrovano spesso a viaggiare all’interno dei confini dell’Unione europea: grazie al nuovo regolamento europeo, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, il Roaming UE alle stesse condizioni nazionali sarà valido fino al 2032 (altri 10 anni).

Il nuovo regolamento, pubblicato in Gazzetta ufficiale oggi, 13 aprile 2022, che entrerà in vigore il prossimo 1 Luglio 2022, contiene alcune piccole novità tra cui rientrano modifiche alle soglie del traffico dati a disposizione in roaming.

Roaming UE: il nuovo regolamento arriva in Gazzetta Ufficiale

Come vi avevamo anticipato qualche giorno fa, il nuovo regolamento (2022/612) sostituirà quello attualmente in vigore (dal 15 giugno 2017) che scadrà il 30 giugno 2022 e, sostanzialmente, prorogherà per ulteriori 10 anni il Roaming UE alle stesse condizioni nazionali: i cittadini dell’Unione europea potranno quindi continuare ad utilizzare la propria offerta mobile, in roaming negli altri paesi europei, alle stesse condizioni previste sul territorio nazionale d’appartenenza.

Le principali novità presenti nel nuovo regolamento riguardano le soglie del traffico dati utilizzabile senza sovrapprezzo, che incidono in primis sugli operatori e, di conseguenza, sugli utenti finali: gradualmente vi sarà una riduzione dei prezzi del roaming all’ingrosso (il prezzo al quale gli operatori si vendono vicendevolmente le possibilità di utilizzo delle rispettive reti ai clienti in viaggio).

Nuove soglie per il traffico dati, ma anche per telefonate ed sms

Dagli attuali 2,50€ (IVA esclusa) per GB, costo entrato in vigore l’1 gennaio 2022, il prezzo subirà sei graduali abbassamenti, fino al 2027, per poi rimanere costante fino alla scadenza del nuovo regolamento per il Roaming UE prevista per il 30 giugno 2032:

  • Dal 1 luglio al 31 dicembre 2022 – il massimale scenderà a 2,00€ (IVA esclusa) per GB
  • Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023 – il massimale scenderà a 1,80€ (IVA esclusa) per GB
  • Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024 – il massimale scenderà a 1,55€ (IVA esclusa) per GB
  • Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2025 – il massimale scenderà a 1,30€ (IVA esclusa) per GB
  • Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2026 – il massimale scenderà a 1,10€ (IVA esclusa) per GB
  • Dal 1 gennaio 2027 – il massimale scenderà a 1,00€ (IVA esclusa) per GB

Di rimando, i clienti si vedranno aumentare gradualmente la quantità massima di traffico dati sfruttabile in roaming UE: il numero di GB a disposizione si calcola, in linea generale, con la formula [canone mensile della propria offerta (IVA esclusa) / costo per GB (IVA esclusa)] x 2 (ad esempio, dal prossimo 1 Luglio, se pagate 10€ al mese, avrete a disposizione circa 8 GB di traffico dati).

Diminuiranno gradualmente anche i costi massimi all’ingrosso per telefonate ed sms: si passerà dagli attuali 0,032€/minuto e 0,01€/sms ai 0,022€/minuto e 0,004€/sms del periodo 1 luglio 2022-31 dicembre 2024; a partire dal 1 gennaio 2025, infine, si arriverà a 0,019€/minuto e 0,003€/sms.

Viene inoltre mantenuta la politica che regola l’utilizzo corretto al fine di impedire il roaming permanente: sia a questo aspetto che alle nuove soglie, la Commissione europea potrebbe apportare modifiche dopo un’attenta valutazione con annessa analisi di mercato.

Cosa cambia per 4G, 5G e altri servizi

Il nuovo regolamento del roaming UE consentirà agli utenti all’estero, per la prima volta, di usufruire degli stessi servizi a cui hanno accesso nei loro paesi: il cliente, potrà dunque, usufruire delle connettività 4G e 5G anche in roaming, qualora ne abbia accesso nel suo paese e qualora il paese ospitante abbia la possibilità di offrire tali standard di connettività.

Gli operatori dovranno informare i clienti riguardo la QoS (qualità dei servizi) che questi potranno aspettarsi in roaming, fornendo le relative informazioni sui propri siti web e aggiornando i contratti relativi al roaming.

Di seguito, riportiamo brevemente le altre piccole novità contenute nel nuovo regolamento per il roaming UE che entrerà in vigore il prossimo 1 luglio 2022:

  • Servizi di roaming sulle reti non terrestri (a bordo di aerei e navi)
    Gli operatori sono obbligati ad informare, tramite sms, i consumatori circa le tariffe supplementari e dovranno offrire ai clienti strumenti che evitino i costi supplementari.
  • Limite predefinito per l’interruzione dei servizi in roaming
    I servizi di roaming verranno interrotti automaticamente se verrà raggiunto un tetto di spesa predefinito (questo si applica anche al roaming al di fuori dell’UE).
  • Informativa sui servizi a valore aggiunto
    I consumatori dovranno essere informati su quali servizi possono comportare costi aggiuntivi (ad esempio, chiamate a numeri di assistenza clienti o compagnie di assicurazione) se effettuati in roaming.
  • Servizi d’emergenza
    L’accesso a questi servizi dovrà essere garantito gratuitamente (anche la localizzazione della chiamata). Gli operatori informeranno i clienti in roaming sulle chiamate ai numeri di emergenza, una volta entrati all’interno di un paese membro dell’UE.

Gli obblighi informativi sui servizi a valore aggiunto e sui servizi di emergenza verranno applicati a partire dal 1 giugno 2023.

In quali paesi si applica il nuovo regolamento per il roaming UE?

Il nuovo regolamento per il Roaming UE sarà valido in tutti i paesi che fanno parte dell’Unione Europea e dell’Area Economica Europea (EEA), ovvero: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica), Germania, Gibilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Come avrete notato, il Regno Unito non fa parte della lista a causa del completamento della Brexit e, quindi, non rientra nel novero dei paesi in cui è applicato il regolamento per il roaming UE: i regolamenti per il Regno Unito sono a discrezione dei singoli operatori che, magari, prendono accordi privati con gli operatori telefonici britannici.

Per chi volesse leggere il documento nella sua interezza, vi rimandiamo alla pagina dedicata direttamente sul sito della Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, raggiungibile a questo link.

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