Amazon ha lanciato in questi giorni un’interessante novità per la consegna sicura dei pacchi più di valore, che consiste nell’invio di una password monouso da dire al corriere incaricato della consegna. Sembra però che il sistema sia ancora da perfezionare, come fatto notare dall’associazione Codici. Vediamo di che si tratta.

Qualche problema per la consegna sicura Amazon con password

Per ora di buono c’è solo l’idea“: inizia così il comunicato diffuso dall’associazione riguardante la nuova consegna sicura con password di Amazon. Questo metodo viene solitamente utilizzato con prodotti costosi come smartphone e notebook, con il cliente che riceve un codice da comunicare al corriere al momento della consegna: questo ovviamente per evitare che il pacco finisca in mani sbagliate o che venga registrato come consegnato con il cliente rimasto a bocca asciutta.

Il passaggio dalla teoria alla pratica si sta però rivelando meno semplice del previsto a quanto pare, come dimostrano alcune segnalazioni arrivate all’associazione Codici (curioso gioco di parole, NdR). “Ci dispiace fare la parte dei guastafeste“, ha dichiarato Davide Zanon, Segretario di Codici Lombardia, “ma la nuova procedura per rendere sicura la consegna non sta funzionando proprio benissimo. Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni in merito che lo dimostrano.

Scendendo più nei particolari, il Segretario racconta l’esperienza negativa vissuta da un consumatore:

All’oscuro della nuova procedura che prevede l’invio di un codice, ha dovuto riprogrammare la consegna del prodotto acquistato, uno smartphone, perché non aveva fornito alla madre, alla quale aveva affidato il compito di ritirare il pacco, la password da comunicare al corriere. Il consumatore non sapeva nemmeno che il codice cambia ogni giorno e così anche il secondo tentativo di consegna non è andato a buon fine, perché la mamma non aveva quello aggiornato. Al terzo tentativo, quando tutto sembrava essersi finalmente risolto, il colpo di scena: il corriere riferisce che il codice è sbagliato. Il consumatore gli chiede allora di ripassare più tardi, in modo da poter nel frattempo contattare il servizio assistenza di Amazon. E qui si apre il giallo: non solo il codice viene giudicato corretto dall’azienda, ma il pacco risulta addirittura consegnato, nonostante il corriere non sia ripassato.

A questo punto, prosegue Zanon, “l’azienda ha scaricato tutta la responsabilità sul consumatore, sostenendo che non può far nulla visto che è stato lui a comunicare la password. Niente da fare anche per il blocco dell’Imei, il codice numerico che identifica univocamente uno smartphone, operazione impossibile a detta di Amazon. Un altro esempio di un atteggiamento tutt’altro che collaborativo, di un comportamento che non si addice ad un’azienda importante e famosa come Amazon, da cui ci aspettiamo ascolto e comprensione, soprattutto alla luce di problemi e criticità evidenti come quella delle procedure di reso e di consegna sicura.

Tutto ciò si aggiunge al problema dei resi vuoti di cui vi abbiamo parlato settimana scorsa, a quanto pare sempre più “diffuso”. Anche questa è una situazione che meriterebbe un intervento da parte di Amazon, che in molti casi “nega il rimborso, costringendo l’utente ad una difficile procedura per far valere le proprie ragioni ed arrivando perfino in alcuni casi al blocco dell’account.

Speriamo che il colosso dell’e-commerce riesca a trovare il modo di risolvere queste problematiche, cosicché gli utenti possano sentirsi sempre sicuri ad acquistare ed eventualmente restituire prodotti anche costosi.

Come segnalare problemi con le consegne o i resi Amazon

Se siete alle prese con disservizi o disagi di questo tipo con i vostri acquisti su Amazon, potete segnalarlo all’associazione Codici scrivendo a segreteria.sportello@codici.org o telefonando al numero 06.55.71.996, oppure alla delegazione Codici Lombardia ai numeri 02.36503438, 351.7979897 o inviando un’e-mail a codici.lombardia@codici.com. In alternativa potete fare una segnalazione tramite form online sul sito www.codicilombardia.org/amazon.

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