Lo sviluppo di un ecosistema hardware e software è ormai diventato da qualche anno l’obiettivo primario dei principali produttori di smartphone; far dialogare la lavatrice con lo smartphone, il computer col tablet, lo smartwatch con la domotica, per fare qualche esempio, rappresenta una sfida tecnologica per i brand e un’opportunità per i consumatori, che potranno di fatto semplificare tante piccole attività di vita quotidiana che, se sommate, rappresentano un importante impegno di energie e perdite di tempo.

Chi di più ci sta riuscendo nell’ambito Android è indiscutibilmente Samsung: non solo ha una forte componente investita in ricerca e sviluppo ogni anno, ma sempre di più mantiene le promesse fatte ai propri clienti: ne è una dimostrazione il sempre più repentino rilascio di aggiornamenti software per i propri smartphone, ad esempio ha già rilasciato Android 12 e Samsung One UI 4.0 sui telefoni di fascia più alta.

Gli smartphone Samsung staccano per innovazione

La massima espressione di quanto abbiamo appena detto sono gli smartphone di Samsung. Attualmente nessun altro produttore tecnologico propone dispositivi innovativi come i pieghevoli del brand coreano. Samsung Galaxy Z Fold e Samsung Galaxy Z Flip sono già arrivati alla loro terza evoluzione e nel mentre la concorrenza arranca. Qualcuno ci sta provando ma attualmente ancora con scarsi risultati.

Samsung invece ha già realizzato, come li abbiamo definiti nelle nostre recensioni, dei dispositivi con una maturazione paragonabile ai classici smartphone non avendo compromessi nell’utilizzo, nemmeno in quello più maldestro essendo tra le altre cose certificati contro infiltrazioni di acqua IP68, un piccolo miracolo.

Samsung Galaxy Z Fold3, col suo display interno Infinity Flex da 7,6 pollici senza interruzioni (la fotocamera selfie è infatti sotto al display) promette ore di multimedialità senza compromessi, mentre quello esterno è più indicato per azioni rapide, quotidiane.

Samsung Galaxy Z Flip3 invece colpisce maggiormente l’occhio. Elegante e compatto sta tranquillamente in tasca o in una borsa riducendo quasi della metà l’ingombro rispetto a un classico smartphone. La rivoluzione principale con questa 3a edizione però l’ha avuta il display esterno: più grande e che supporta widget dedicati per leggere le notifiche, consultare i prossimi impegni e non solo.

A fianco a loro due ovviamente non può che echeggiare un nome importante, uno smartphone presentato a inizio 2021 e che fin da subito ha dettato legge: Samsung Galaxy S21 Ultra. L’ampio display QHD+ da 6,77”, la fotocamera principale da 108 mpx, quella zoom con ingrandimento 3x e poi 10x ottico, il processore Exynos 2100 e l’ampia batteria da 5000 mAh concretizzano quello che fin da subito abbiamo definito lo smartphone definitivo, quello per tutti insomma, che non lascia l’amaro in bocca a nessuno.

I Notebook e i Chromebook, per lavoro e studio

Samsung da qualche anno ha un’offerta interessante anche sul settore dei computer, ambito in cui è approdata più di recente ma che anche li, fin da subito, è riuscita a distinguersi. A tracciare un primo minimo comun denominatore ci pensano i Chromebook, dispositivi pensati per il lavoro in mobilità e lo studio, il motivo? Il software ChromeOS che integra nativamente i servizi di Google.

Samsung Chromebook 4 e Chromebook 4+ sono compatti e leggeri in modo da essere portati facilmente ovunque. Il primo è dotato di uno schermo da 11.6″, uno spessore di soli 16.8mm quando chiuso e pesante soli 1,18 Kg, mentre Chromebook 4+ offre uno schermo più ampio, da 15.6″, pur rimanendo sottile e pesando 1,7 Kg.

La domanda che sorge spontanea però è perché scegliere un Chromebook? La risposta è che semplicemente fa tutto quello di cui ha bisogno l’utente medio (il 90-95% di noi), in modo semplice e spendendo meno di uno smartphone. La configurazione iniziale richiede al massimo 5 minuti, è sufficiente un account Google. Fulminea anche la navigazione Internet, basata interamente sul browser web Chrome. Come dicevamo sono presenti Google Documenti e Fogli, disponibili anche offline, che non fanno rimpiangere l’assenza del pacchetto Office: nessuno comunque vieta di acquistare l’abbonamento a Office 365 e sfruttarlo online.

Coloro che criticano ChromeOS, il sistema operativo alla base dell’esperienza Chromebook, lo definiscono un browser mascherato da OS. ChromeOS però è a tutti gli effetti una distro Linux, ha numerose potenzialità, che col tempo un numero crescente di persone sta imparando a conoscere e apprezzare anche nel nostro Paese. Un esempio? l’immediatezza. Dimenticatevi le ore o i minuti di attesa prima di completare un aggiornamento di sicurezza, dimenticate l’antivirus, dimenticate anche la scheda tecnica: con poco, anzi molto poco, nell’utilizzo di tutti i giorni ChromeOS riesce a comportarsi meglio di un PC Windows dall’hardware ben più performante.

Ci si rende conto di questo solo quando si sceglie di passare a un Chromebook. Oppure quando si fa il passaggio inverso, cioè tornando all’esperienza Windows dopo cinque-sei anni in cui sei rimasto fedele a ChromeOS.

In sintesi ecco qualche vantaggio:

  • facilità d’uso, fin dalla prima accensione
  • navigazione Internet rapida e fluida, anche con un hardware che farebbe gridare allo scandalo i puristi delle schede tecniche
  • aggiornamenti di sicurezza installati al riavvio senza che te ne accorga (se non per la notifica successiva)
  • prestazioni durature nel tempo, anche all’avvicinarsi della data di fine supporto il Chromebook conserva le performance iniziali
  • a parità di esperienza d’uso, la spesa per un Chromebook è nettamente inferiore rispetto a quella per un PC con a bordo Windows
  • sicurezza tale da dimenticarsi anche di installare un antivirus, grazie all’avvio verificato e all’esecuzione di ogni pagina web e app in un ambiente limitato denominato sandbox
  • accesso alle app Android tramite Google Play Store e all’assistente Google.

Samsung ha però una propria linea di prodotti Notebook anche con Windows che integrano l’applicazione “Il mio telefono” e che permette di ricevere sul laptop le notifiche dello smartphone, aprire applicazioni direttamente sul monitor del pc e non solo.

L’ecosistema di Samsung? Incuba Google e Microsoft

Qual è quindi la chiave del produttore coreano? Le partnership strategiche. Samsung è riuscita da sempre a coinvolgere nei propri progetti aziende importanti come Google e Microsoft diventando di fatto un grande incubatore e abilitatore di servizi. Fra le applicazioni pre-installate troviamo infatti la suite Office e OneDrive, col suo Cloud, ma ovviamente anche le applicazioni di Google come il Play Store e Google Drive, quindi Google Documenti e Fogli.

È così possibile passare con estrema semplicità a lavorare ad un file di excel dal Galaxy S21 Ultra al ChromeBook 4, dal Galaxy Z Fold3 al Galaxy Book Go con Windows, tutto semplicemente sfruttando la potenza del cloud.

Tutto ciò senza dimenticare i dispositivi indossabili, i più recenti sono i Galaxy Watch 4 e Galaxy Watch 4 Classic che confermano quanto detto finora. Il software è Wear OS 3.0, un sistema operativo sviluppato congiuntamente da Samsung e Google per integrare il meglio delle relative esperienze in ambito wearable. Con estrema scioltezza si possono fare chiamate e rispondere alle notifiche dallo smartwatch, si può monitorare la propria salute, seguire il navigatore di Google Maps dal polso e scaricare nuove applicazioni dal Google Play Store.

Samsung ha dunque completato il cerchio: semplicità, produttività e mobilità sono le parole chiave del suo ecosistema composto da hardware e software.

Samsung vi regala un Chromebook per la promozione natalizia

Proprio a tal riguardo in occasione del periodo natalizio, se acquistate entro il 19 dicembre 2021 uno smartphone di fascia alta tra i  Galaxy S21, Galaxy Z Fold3 o Galaxy Z Flip3, Samsung vi regala un Galaxy Chromebook Go da 14” semplicemente registrando l’acquisto e il prodotto su Samsung Member, trovate i dettagli sul sito Samsung alla pagina dedicata. Un buon modo per entrare nel mondo di Samsung con dei prodotti di punta.