Da ormai qualche giorno a questa parte si parla della vendita di TIM al fondo KKR. Mettendo da parte le questioni politiche che vedono questo o quel partito favorevole o sfavorevole alla vendita dell’azienda italiana a un gruppo d’investimento straniero, risulta molto interessante la partita aperta tra due imprenditori francesi di grande peso per il settore delle telecomunicazioni del nostro Paese.

La vendita di TIM al fondo KKR è una partita aperta

Da una parte abbiamo Vincent Bolloré, azionista di maggioranza del colosso Vivendi che detiene il 23,74% di Telecom Italia; dall’altro, invece, abbiamo Xaview Niel, conosciuto nel nostro Paese in quanto fondatore e azionista di maggioranza di Iliad. Alcune persone informate dei fatti dicono che Bolloré non “ha nessuna intenzione di vendere” o di prendere in considerazione l’offerta da 10 miliardi di euro proposta dal fondo americano KKR, mentre Niel starebbe valutando l’evolversi della situazione per mettere in piedi una specifica strategia industriale.

Secondo alcune persone vicine al fondatore di Iliad, infatti, “se KKR acquisirà Telecom Italia, la rivenderanno da qui a cinque anni e sarà pronto a consolidare il settore in Italia.” Dopo avere raggiunto il 12% di market share in Italia a distanza di poco più di tre anni dall’arrivo nel nostro Paese, l’imprenditore potrebbe vendere Iliad a un altro grande player italiano: l’operazione sarebbe molto più semplice da realizzarsi con il fondo KKR che con Vincent Bolloré.

Difficile prevedere quale strategia risulterà vincente, ma Niel forse sta già pregustando la vendetta contro Bolloré a seguito della scalata a Telecom Italia nel 2015.

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