Il Garante Privacy ha aperto un’indagine per approfondire meglio un tema già parecchio discusso: i nostri smartphone, che siano Android o iOS, sono sempre in ascolto e ci spiano attraverso il microfono?

Gli smartphone ci spiano con microfono sempre acceso? Si muove il Garante Privacy

Un servizio di Striscia la Notizia ha smosso le acque, provando a dimostrare come gli smartphone siano in grado di ascoltare sempre le nostre conversazioni, con lo scopo (principalmente) di proporre contenuti pubblicitari in linea. Nel video si prova a dimostrare come la pronuncia di certe parole o frasi chiave (“mi piacerebbe avere un’auto nuova“, ad esempio) possa portare le app a proporre annunci pubblicitari proprio sull’argomento.

Sulle ultime versioni di Android è possibile limitare l’utilizzo del microfono app per app, ma a volte alcuni servizi necessitano del permesso per poter funzionare correttamente. Certo, su Android 11 è possibile concederlo solo durante l’uso di una determinata applicazione, ma non tutti gli utenti ne sono consapevoli e tendono a concedere permessi senza pensarci più di tanto. Da iOS 14 e Android 12 (in dirittura di arrivo) il sistema integra comunque una funzione in grado di avvisare quando il microfono è in uso (qualcosa di simile è replicabile con l’app Access Dots, disponibile per dispositivi con almeno Android 7.0 Nougat).

In seguito al polverone alzatosi con il servizio televisivo, il Garante Privacy ha deciso di avviare un’indagine formale in collaborazione con il Nucleo speciale privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, con l’intento di esaminare una serie di applicazioni tra le più scaricate e di verificare che l’informativa resa agli utenti sia chiara e trasparente.

In attesa di scoprire a cosa porterà l’istruttoria, ricordiamo che è possibile recarsi all’interno delle impostazioni di sistema per controllare quali app dispongono del permesso per l’uso del microfono: basta semplicemente seguire il percorso “Impostazioni > Privacy > Gestione autorizzazioni > Microfono“.

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