Samsung Galaxy Watch4 e Samsung Galaxy Watch4 Classic hanno segnato un cambio di strategia per il produttore sudcoreano in ambito smartwatch nonché il ritorno a Wear OS di Google – comunque personalizzato con One UI Watch –, grazie al quale è possibile installare e sfruttare anche la versione dedicata della tastiera Gboard di Big G con annesso motore voice-to-text.

Di recente abbiamo visto come Samsung abbia fatto un gran bel lavoro coi nuovi smartwatch e, soprattutto, come il ritorno a Wear OS abbia riaperto a Samsung Galaxy Watch4 e Samsung Galaxy Watch4 Classic le porte di app e servizi di Google, a partire dal Google Play Store.

Questo cambiamento semplifica la vita agli sviluppatori, che così devono creare (e aggiornare) una sola versione delle proprie app, ma anche e soprattutto degli utenti, che possono installare tutte le applicazioni presenti sul Play Store, a partire da quelle di Big G.

Una delle poche note dolenti degli ultimi smartwatch di Samsung messe in evidenza in sede di recensione – quello oggetto della nostra prova era il modello Classic, ma la sostanza non cambia – consisteva dell’utilizzo di Bixby invece di Google Assistant.

Oltre al proprio assistente vocale, per rispondere alle notifiche, Samsung ha utilizzato anche la propria tastiera con annesso motore “Samsung text-to-speech engine“. Qualora questi non fossero di vostro gradimento, comunque, non disperate: dal Google Play Store è possibile installare su Samsung Galaxy Watch4 e Watch4 Classic la tastiera Gboard per Wear OS.

I vantaggi sono presto detti: in primis, Gboard presenta il layout QWERTY, mentre quella di Samsung è bloccata al T9 (che comunque su schermi così piccoli può tornare utile); in secondo luogo, Google Speech, ovvero la funzione voice-to-text di Big G, è decisamente superiore alla controparte di Samsung.